Atelier delle vesti sacre, 'Papa Francesco esempio di sobrietà'

Lo stilista, 'per lui mi sono ispirato agli affreschi di Giotto'

(ANSA) - MILANO, 22 APR - "Una sobrietà di linguaggio e di presenza": così Papa Francesco viene ricordato da Filippo Sorcinelli, che con il suo Atelier di Vesti Sacre Lavs da più di 20 anni collabora con l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e ha lavorato per Bergoglio fin dai primi giorni del suo pontificato. Sorcinelli aveva creato le vesti sacre per la Messa di inizio ministero trasmessa in mondovisione e numerose altre per varie celebrazioni nella basilica di San Pietro e per alcuni viaggi apostolici, tra cui da ultimo quello in Indonesia. Oggi accompagna Papa Francesco anche nella sepoltura, con una mitra realizzata per le passate celebrazioni liturgiche del pontefice. In lamina di seta bianca, è bordata con una passamaneria tradizionale oro, in osservanza delle regole liturgiche per le sepolture dei papi. "Nel mio intervento stilistico per Papa Francesco - racconta il cinquantenne stilista marchigiano - ho tenuto conto della sua provenienza geografica lontana dalle liturgie europee fortemente radicate sul solco della tradizione, e ho avuto l'intuizione che il periodo storico di riferimento per ispirarsi alle sue vesti sacre potesse essere quello medievale e in particolare degli affreschi di Giotto. Era la strada più giusta da percorrere, e credo che il pontefice abbia apprezzato. Non a caso questo stile è diventato di ispirazione e imitazione per tanti altri miei colleghi che producono paramenti sacri". "Con Papa Francesco - conclude Sorcinelli - ricordo una Chiesa in cammino forzato, talvolta provocatorio, nuovo e con una prospettiva ancora sconosciuta. Sicuramente la sua morte non lascerà un'impronta, ma una grande cicatrice dove all'interno ci sono tanti valori e tante necessità su cui lavorare e discutere". (ANSA).

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