Venezia, Dai Gesuiti a Sant’Orsola I restauri dei Comitati privati
VENEZIA. Mercoledì alle 17.30 l’inaugurazione del restauro nella chiesa dei Gesuiti della settecentesca Cappella dei Tessitori di Seta e del dipinto «L’Angelo Custode ed angeli che trasportano le anime» di Jacopo Palma il Giovane che ne orna l’altare - curati dalla Fondazione Svizzera Pro Venezia – ad aprire la tre giorni veneziana dei Comitati Privati Internazionali di Salvaguardia di Venezia che celebreranno domani e dopodomani nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista la propria Assemblea annuale.
Sarà l’occasione per definire come ogni anno il nuovo programma di restauri sul patrimonio artistico e architettonico veneziano, in particolare legato alle chiese oltre che ai musei cittadini. Domani infatti è prevista la riunione a porte chiuse dove è possibile anche siano elaborate delle «raccomandazioni» alla città e al Governo, legate in particolare a temi come l’ambiente e il turismo.
Ma poi si ascolteranno anche i «desiderata» delle istituzioni veneziane in merito ai restauri richiesti, incontrando tra gli altri la direttrice della Fondazione Musei Civici Gabriella Belli, quella delle Gallerie dell’Accademia Paola Marini, la soprintendente veneziana Emanuela Carpani, il direttore del Polo Museale del Veneto Daniele Ferrara, il responsabile dei Beni Culturali del Patriarcato veneziano Don Gianmatteo Caputo. Previsto poi nel pomeriggio di domani l’incontro pubblico dell’Assemblea dei Comitati con le autorità cittadine e la mattina successiva, sempre nella Scuola di San Giovanni Evangelista, un seminario a più voci organizzato dalla Soprintendenza veneziana e dedicato al tema «Fare manutenzione». Ma in attesa del programma dei futuri interventi, prosegue incessante il lavoro di restauro già in corso sul patrimonio architettonico e artistico veneziano, con risultati spesso sorprendenti. Prosegue all’interno delle Gallerie dell’Accademia il cantiere di restauro del celebre ciclo pittorico con le «Storie di Sant’Orsola» di Vittore Carpaccio, sostenuto dal Comitato statunitense di salvaguardia Save Venice. Dovrebbe essere completato entro il 2019. Dovrebbe essere completato entro l’anno anche il restauro in corso, finanziato anch’esso da Save Venice, su un Cristo quattrocentesco «parlante« in croce che riemerge dalla chiesa di San Francesco della Vigna. La magnifica scultura lignea ha una caratteristica sorprendente: sa presenza di una lingua scolpita e dotata di un meccanismo interno che la rendeva all’occasione semovente. Sta ritrovando i suoi colori anche la pala del «San Marziale in gloria» conservato nell’omonima chiesa e opera di Jacopo Tintoretto. Anche in questo caso a finanziare il nuovo restauro del dipinto è Save Venice.
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