Venezia, a Ca’ Pesaro le ceramiche di Yaozhou, “gioielli” dell’anno Mille. Ecco Vivaci Trasparenze
VENEZIA. “Vivaci trasparenze”: quanta magia nelle ceramiche di Yaozhou, in mostra fino al 23 ottobre al Museo di Arte Orientale nell’esposizione a cura della docente di Ca’ Foscari, Sabrina Rastelli. Le decorazioni nel fondo delle tazze, da pesciolini a barche, erano fatte per dare l’effetto di movimento una volta versato il liquido. La più completa collezione, chiamata “Sala del Sommo Bene”, è costituita dagli oggetti realizzati prima dell’anno Mille nella piccola fornace di Yaozhou, specializzata in corredi funerari di ceramiche nere e smalti policromi a uso funerario.
Nel tentativo di realizzare ceramica bianca, i fuochisti della fornace si cimentarono infatti nelle più svariate tecniche, raggiungendo un elevato livello di ingegno. Il risultato fu l’invenzione di una straordinaria tecnica di cottura su speroni che precede di 150 anni le più note fornaci della Prefettura di Ru. «Da sempre in Cina le personalità di spicco collezionavano opere e davano un nome alla loro collezione, come in questo caso per la Sala del Sommo Bene», spiega la studiosa ed esperta Rastelli, che ha curato la mostra in collaborazione con la Direzione regionale dei Musei del Veneto. Questo genere ceramico ha riscosso un successo enorme per le sue tonalità verdi-azzurre che evocano la giada, il materiale simbolo della Cina.
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