Un sigillo delle Poste dedicato al Caffè Florian di Venezia
VENEZIA. Emozione e applausi per lo speciale “foglietto erinnofilo”, sigillo realizzato da Poste Italiane escusivamente per il Caffè Florian, il più antico caffè italiano e tra i più antichi del mondo. In attesa dei festeggiamenti per il 300° anno di vita e di storia il Caffè di Piazza San Marco ha organizzato un singolare evento: la presentazione del “chiudilettera”.
Il termine, dall’etimologia di origine tedesca erinnerungsmarke, cioè marca commemorativa, indica il collezionismo di vignette celebrative; è un particolare prodotto grafico che possiede tutte le caratteristiche del francobollo tradizionale (formato, carta gommata, tecniche di stampa, dentellatura) tranne per il valore facciale, riservato ai francobolli, che sono valori dello Stato. Parente stretto del francobollo, quello dedicato al Caffè Florian, è un pezzo da collezione dove il soggetto richiama una coppia innamorata, un particolare di una delle sale del Caffè veneziano, la sala cosiddetta “Cinese”.
Le sue pareti sono leggere, sinuose, aggraziate; vennero dipinte in stile Pompadour a metà Ottocento ad opera di Antonio Pascut; l’ambiente, una bomboniera, si presenta come un labirinto di figure maestose ispirate a un Oriente reale e al tempo stesso immaginato e immaginario che s’intreccia alle decorazioni in foglia d’oro, ai fregi e ai divanetti in velluto rosso. Grande la soddisfazione del direttore artistico del Florian Stefano Stipitivich che ha rievocato illustri personalità ospiti del Caffè: Casanova, Goldoni, i fratelli Gozzi, Byron, Rousseaux, Stravinskij, Modigliani. «Qui il filo conduttore è rappresentato dalla storia e dall’arte, dal passato e dal futuro» ha annotato il direttore artistico. Non solo servizi e oggetti, anche l’emozione di viaggi in continenti lontani. «Esportiamo cultura, bellezza, venezianità; a Suzhou, città cinese gemellata con Venezia, abbiamo aperto un Caffè Florian e a Taiwan ne abbiamo inaugurati ben due. Ora coltiviamo un sogno: la stampa di un francobollo per i 300 anni del Florian.
La competenza e la decisione spettano solo al ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio» ha concluso Stipitivich. Il responsabile filatelia di Poste Italiane Fabio Gregori ha infine presentato un exursus storico dei “foglietti erinnofili”: «Quando le lettere erano costituite da un unico foglio che veniva ripiegato su se stesso si presentò il problema di chiuderle poiché le buste ancora non esistevano. Si utilizzò la ceralacca poi i dischetti di carta rossa e gommata. Nel tempo il chiudilettera ha trovato spazio e importanza nel collezionismo filatelico di nicchia grazie alla bellezza grafica e alla valenza culturale e divulgativa. Per il Florian sono stati stampati 6. 000 esemplari contrassegnati da numerazione araba» . Il foglietto su carta patinata, gommata da 100 g/mq, è acquistabile in tutti gli uffici postali italiani; in centro storico si trova presso lo Spazio Filatelia Venezia, San Marco 1241, calle Larga de l’Ascension.
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