Tutta la bellezza di Dorian Gray con il genio di Pierre Cardin
Lo spettacolo andrà in scena 3, 4 e 5 agosto nel 70esimo anno della carriera dello stilista
VENEZIA. Grande attesa per la tappa veneziana della tournée italiana dell’opera “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà” prodotta da Pierre Cardin nel 70esimo anno della sua carriera, il 3, 4 e 5 agosto alla Fenice.
L’opera di teatro musicale scritta da Daniele Martini e interpretata da Federico Marignetti e la danza di Marco Vesprini con la regia di Emanuele Gamba, le video proiezioni di Sara Caliumi e le scenografie del nipote e coproduttore Rodrigo Basilicati, ha girato l’Italia facendo accorrere intellettuali, personaggi della tv, grandi nomi della moda e dello spettacolo e un calorosissimo pubblico.
«Sono particolarmente contento che la splendida Italia, mio paese di origine che amo tanto e di cui sono tuttora cittadino, abbia accolto con grande entusiasmo questo straordinario spettacolo – commenta Pierre Cardin – come immaginavo, il raffinato pubblico italiano ha saputo apprezzare una proposta culturale per molti versi originale e coraggiosa, che fa emergere giovani talenti di indubbio valore. Tramite mio nipote Rodrigo ho seguito personalmente ogni momento della tournée che oramai sta volgendo al termine: desidero dunque ringraziare tutti gli spettatori sinora intervenuti per le tante soddisfazioni che generosamente ci hanno riservato oltre che per l’affetto dimostrato».
“Dorian Gray. La bellezza non ha pietà” dopo l’anteprima mondiale al Teatro La Fenice di Venezia nel 2016 ha intrappreso un tour internazionale fra Parigi, Barcellona, Astana in Kazakistan e Atene, per poi arrivare in Italia a Roma, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Bari conquistando in ogni occasione il pubblico, affascinato dalla messa in scena originale e sofisticata dell’immortale romanzo di Oscar Wilde.
L’opera italiana, sottotitolata in inglese, seduce lo spettatore in un racconto psicologico e spirituale sui temi romanzati da Wilde, tra intensi monologhi teatrali e arie musicali dall’orchestrale al rock contemporaneo. Il protagonista e la fisicità della sua anima sono immersi in videoproiezioni e disegni di luce che formano geometrie oniriche proiettate su più livelli di profondità. Lo spettatore entra quindi in un rapporto intimo ed emotivo con il protagonista, fino a condividere empaticamente la sua stessa vicenda umana, così attuale anche per la società contemporanea.
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