Ska-J, il Natale si canta in veneto

La band veneziana fondata dall'ex dei Pitura Freska, Marco Furio Forieri, ha deciso di indossare barbe bianche e cappelli per scrivere con la sua ultima fatica discografica la colonna sonora di questo Natale 2011: «L'idea di incidere un disco natalizio c'era da almeno due o tre anni – spiega il leader degli Ska-J - gli impegni ci avevano sempre fatto rimandare questo appuntamento. Tutti si cimentano prima o poi nel disco di Natale». Ed ora è toccato a loro.

Le classiche melodie natalizie, ma anche qualche chicca per intenditori e brani originali, vengono condite con i solari ritmi del reggae e dello ska: «Le atmosfere musicali natalizie si adattano molto bene al nostro sound – fa notare Furio – si tratta di brani allegri, per noi arrangiarli è stato facile e divertente». Nella tracklist di Des-Canta Claus si alternano brani strumentali con canzoni in dialetto, in inglese e in italiano. Si parte con Nadal a Venesia che elabora lo standard Santa Claus Is Coming to Town e ben esprime lo spirito del disco.

«È il pretesto per parlare anche di cose serie – spiega Forieri – che riguardano la nostra città e un po' il nostro paese, dalla disoccupazione alle navi in bacino di San Marco, o l'assurdità di spendere soldi per uno stadio a Tessera quando c'è tutto Petrolchimico da bonificare».

Insomma gli “scaggi” nella loro lettera a Babbo Natale chiedono che faccia un po' svegliare le coscienze: «Il titolo dell'album è ispirato proprio dalla locuzione veneta descanta bauchi – precisa Furio – e ce n'è davvero bisogno». Nel resto del disco c'è spazio anche per il romanticismo di Natale veramente cantata da Ilenya De Vito e di Mi e ti a Nadal, dove Luca Scaggiante propone in versione dialettale All I Want for Christmas is You.

In tutto otto canzoni per vivere in allegria e con spirito “glocal” le festività natalizie ormai alla porte.

Gli Ska-J in questi giorni promuovono il disco in giro per il Veneto, venerdì 23 dicembre si esibiranno dal vivo al New Age di Roncade, e se girate per Venezia, a metà della prossima settimana, potreste incontrarli di sera, con casse, sassofoni e chitarre al seguito. Un’occasione d’oro per un Natale musicale completamente diverso da quello tradizionale che ruota attorno a Jingle Bells o al gospel: un Natale a ritmo ska-reggae, decisamente insolito ma splendidamente allegro.

Matteo Marcon