Prada sceglie Ca' Corner per la Biennale 2011
Prestigiose opere di arte contemporanea arriveranno dalla Fondazione voluta da Miuccia Prada e troveranno posto al pianterreno e al primo piano. Sarà solo l'inizio: la convenzione è pluriennale
La Fondazione Prada prende possesso di Ca' Corner della Regina per un restauro a tempi di record che le permetta di trasformarlo in spazio espositivo in tempo per la Biennale Arti Visive di giugno.
Sarà infatti firmata tra pochi giorni la convenzione pluriennale tra l'istituzione legata alla stilista milanese e la Fondazione Musei Civici che affiderà appunto a Prada il piano terra e il primo piano del palazzo che fu sede dell'Asac _ l'Archivio storico delle arti contemporanee _ per l'organizzazione di mostre, in cambio del restauro a sue spese di parte del settecentesco palazzo di Domenico Rossi sul Canal Grande, a fianco di Ca' Pesaro, sede della Galleria d'Arte Moderna. Un accordo, quindi, di tipo squisitamente culturale, che avrà appunto per interlocutore dei Musei Civici la Fondazione Prada, creata da oltre quindici anni dalla stilista milanese Miuccia Prada, proprio per occuparsi di mostre e iniziative legate all'arte contemporanea. A dirigerla è il critico d'arte Germano Celant, e sarà lui l'interlocutore privilegiato della fondazione musei per il nuovo progetto.
«E' un'impresa da kamikaze _ spiega Celant - ma cercheremo, nel giro di sei mesi di rendere agibile la parte inferiore di Ca' Corner della Regina per portare qui in occasione della Biennale Arte un'importante mostra di arte contemporanea della Fondazione Prada, come è accaduto già due anni fa con quella di John Wesley alla Fondazione Cini. Non vogliamo fare di Ca' Corner della Regina uno spazio collezionistico, ma un luogo stimolante per mostre e proposte legate all'arte contemporanea. Non è un caso ad esempio che in passato si era pensato a un possibile collegamento tra Ca' Corner della Regina e Ca' Pesaro anche con una struttura galleggiante sull'acqua. E' un'ipotesi è un'idea che si può riprendere».
Celant non lo dice, ma si capisce chiaramente che Ca' Corner della Regina «targato» Prada sarà qualcosa di diverso dalla Punta della Dogana «targata» Pinault, proprio per una rotazione più rapida degli eventi espositivi. Il resto di Ca' Corner della Regina resterà invece nelle mani della Fondazione Musei, che cercherà comunque di riutilizzarlo. «Cercheremo altre possibili collaborazioni, oltre a quella di Prada per far rivivere Ca' Corner della Regina _ spiega il direttore della Fondazione Musei Giandomenico Romanelli _ per trasformarla di fatto in una kunsthalle con spazi espositivi legata anche al mondo del collezionismo d'arte che oggi in città non c'è».
Il Comune ha ceduto in dote Ca' Corner della Regina alla fondazione per ora guidata da Sandro Parenzo _ dopo la breve presidenza di David Landau e in attesa di un nuovo presidente _ che vuole ora recuperarlo e. Il restauro di Ca' Corner della Regina - che, riguarderà gli interni, perché facciata e coperture sono già recuperate - sarà probabilmente graduale, anche per il costo ingente: circa 15 milioni di euro, dovendo rifare interamente anche l'impiantistica. Di qui l'idea di puntare sulla collaborazione di soggetti interessati a investire sul recupero del magnifico palazzo. Il primo è appunto la Fondazione Prada. Sarebbe un primo ritorno alla "vita", dopo i lunghi anni di chiusura dell'Asac che lo hanno sottratto alla vista di veneziani e turisti.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video