Nel segno di Picasso il trionfo della grafica

A Palazzo Franchetti riunite per la prima volta a Venezia 150 opere di grafica del grande artista. È la mostra “Picasso e Vollard. Il genio e il mercante”
Image autorisÈe ‡ Silvia Carron Giunti Arte Mostre e Musei s.r.l. par Silvia Carron Detail de l'image : NumÈro d'oeuvre : RMN111424 Cote clichÈ : 08-512868 N∞ dÃinventaire : AM1984-662 Fonds : Manuscrits et imprimÈs Titre : La minotauromachie Auteur : Picasso Pablo (dit), Ruiz Picasso Pablo (1881-1973) Droits d'auteur : (C) Succession Picasso - Gestion droits d'auteur CrÈdit photographique : (C) Collection Centre Pompidou, Dist. RMN / Georges Meguerditchian PÈriode : 20e siËcle Date : 1935 Technique/MatiËre : eau-forte, grattoir Hauteur : 0.498 m. Longueur : 0.693 m. Localisation : Paris, musÈe national d'Art moderne - Centre Georges Pompidou Conditions d'utilisation : Silvia Carron - Picasso. "Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso" - 15/10/2011 - Type de facturation : x Achat InternetSupport : Exposition (catalogue, produits dÈrivÈs, Èditions diverses...)Support : catalogue d'exposition tirage : <4000 ex - JPEG - 2048X3072 pixels © CNAC / RÈunion des MusÈes Nationaux
Image autorisÈe ‡ Silvia Carron Giunti Arte Mostre e Musei s.r.l. par Silvia Carron Detail de l'image : NumÈro d'oeuvre : RMN111424 Cote clichÈ : 08-512868 N∞ dÃinventaire : AM1984-662 Fonds : Manuscrits et imprimÈs Titre : La minotauromachie Auteur : Picasso Pablo (dit), Ruiz Picasso Pablo (1881-1973) Droits d'auteur : (C) Succession Picasso - Gestion droits d'auteur CrÈdit photographique : (C) Collection Centre Pompidou, Dist. RMN / Georges Meguerditchian PÈriode : 20e siËcle Date : 1935 Technique/MatiËre : eau-forte, grattoir Hauteur : 0.498 m. Longueur : 0.693 m. Localisation : Paris, musÈe national d'Art moderne - Centre Georges Pompidou Conditions d'utilisation : Silvia Carron - Picasso. "Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso" - 15/10/2011 - Type de facturation : x Achat InternetSupport : Exposition (catalogue, produits dÈrivÈs, Èditions diverses...)Support : catalogue d'exposition tirage : <4000 ex - JPEG - 2048X3072 pixels © CNAC / RÈunion des MusÈes Nationaux

 

Nel segno di Picasso. È un’occasione straordinaria quella che offre la mostra “Picasso e Vollard. Il genio e il mercante”, che si visita fino all’8 luglioa Palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Per la prima volta, infatti, è riunita a Venezia l’opera omnia sul piano della grafica frutto del rapporto tra il grande artista catalano e il suo primo mercante e committente nella Parigi dell’inizio del secolo scorso – quando era ancora povero e sconosciuto – Ambroise Vollard.

Nelle sale del Franchetti, l’esposizione curata da Claudia Beltramo Ceppi presenta l’opera in nero di Picasso, circa 150 incisioni, tra cui la serie completa delle 100 della Suite Vollard, a cui lavorò tra il 1927 e il ’37 e inoltre quello che è considerato il capolavoro grafico dell’artista, la Minotauromachia. Ancora, in mostra anche le trenta acqueforti originali – un insolito e meraviglioso bestiario – che su commissione di Vollard realizzò per illustrare la settecentesca Histoire Naturelle di Buffon, e infine le acqueforti dei Saltimbanchi. È in fondo, una rassegna che indaga il rapporto sempre tormentato anche se talvolta – come in questo caso – fortemente creativo tra artista e mercante.

Un rapporto sui generis nel caso di Picasso e Vollard, visto che il mercante e primo espositore delle opere picassiane del Periodo Blu (tutte vendute, con i primi duemila franchi di guadagni che lo tolsero dall’assoluta indigenza) nella sua galleria, non volle mai mettere sotto contratto l’artista, preferendo, di volta in volta, acquistare in blocco le sue opere in atelier e poi rivenderle per conto proprio. Una relazione solida nel tempo tanto che l’artista accettò di fare, su sua richiesta, anche l’illustratore sia per l’opera del naturalista Buffon, sia per un testo balzacchiano come Chef d’oevre inconnue, con le tavole pubblicate postume dopo la scomparsa del gallerista.

Meritano uno sguardo attento anche i 32 animali disegnati per l’Historie Naturelle di Buffon, anche per l’innovazione tecnica tentata da Picasso, applicando alla grafica, la pennellata pittorica.Un “miracolo” possibile grazie all’uso dell’acqua tinta allo zucchero, un velo sulla lastra che si scioglie progressivamente sotto l’azione del pennello, lasciando così su di essa il suo segno morbido, anziché inciso.

La mostra si visita fino all’8 luglio tutti i giorni, dalle 10 alle 19; Palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto, è in campo Santo Stefano.

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