L’Osteria Plip sbarca con Slowfood al Vinitaly
MESTRE. L’Osteria Plip di Mestre sbarca al Vinitaly di Verona, scelta da Slowfood per il proprio stand, in collaborazione con l’azienda Agugiaro e Figna. «Un invito che per noi è un riconoscimento che valorizza il lavoro svolto negli ultimi anni, come già la partecipazione a Terra Madre 2016», commenta il direttore e chef David Marchiori, «saremo anche a Gourmandia a Santa Lucia di Piave e al Slow fish di Genova».
Da cooperativa sociale marginale a locale gourmet di tendenza, in pochi anni, nell’ex latteria della città in via San Donà: spazi che il Comune ha dato sinora gratuitamente in concessione - nell’ambito del patto per l’Altraeconomia, tra l’amministrazione e Aeres - in cambio di lavoro, investimenti e qualità. Un “dare per avere” che ha funzionato: fare impresa sociale si può. «Con il bilancio 2016 abbiamo chiuso le vecchie passività, ottenendo la certificazione del ministero delle Politiche Economiche», sottolinea l’amministratore Sandro Mazza, «in questi anni abbiamo investito 30 mila euro nelle migliorie della struttura pubblica, saldato uno stanziamento del Comune ad Aeres e fornito all’amministrazione servizi per circa 20 mila euro.
Soprattutto, 22 persone che oggi lavorano in Osteria, il 75% dei quali under 30, tra i quali due richiedenti asilo, una ex vittima di tratta e un invalido al 75%. E un’attenzione all’inclusione lavorativa, con in carico un tirocinio sociale e tre inserimenti lavorativi con disabilità psichica». In discussione, in questi giorni, nuovi accordi tra Comune, Sestante e Ares, per «poter contribuire con una cifra consistente all'interno del patto di sussidiarietà al percorso di Venezia per l'Altreconomia», con nuove entrate per l’amministrazione. «Rimane forte il dialogo con il territorio», aggiunge Marchiori, «lavoriamo con la rete agricola sostenibile locale, dalla fattoria solidale Casa di Anna all’azienda Mandato di Ballò, con i negozi di vicinato, l’azienda agricola Basso». «L’esperienza dell'Osteria Plip all’interno del progetto Venezia Città dell'Altreconomia, insieme all'azione di Aeres su mercati di quartiere e buone pratiche», conclude il presidente di Ares, Massimo Renno, «dimostra che una vera impresa sociale produce qualità e può diventare un motore per sostenere la rete altreconomica cittadina».
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