Lagunari, il Battaglione Serenissima in festa al raduno dell’Alta
Giornata indimenticabile a San Vito al Tagliamento dove in una cornice di pubblico favolosa si è celebrata la festa di tutti i lagunari. La seconda giornata del raduno nazionale si è trasformata in una festa di popolo. Alla fine si può trarre un bilancio molto positivo della due giorni, nonostante qualche piccolo problema di traffico.
Ma al di là degli inghippi stradali, su cui ci sarà modo di compiere valutazioni per simili avvenimenti futuri, l’11° raduno nazionale Alta si è svolto in un clima molto sereno. Fin dal mattino di domenica piazza del Popolo a San Vito ha accolto le autorità e i militari effettivi. Dal palco i saluti istituzionali, con il contorno di carabinieri, crocerossine e consiglieri regionali. In basso schierati c’erano la banda della brigata cavalleria di Pozzuolo del Friuli e accanto a loro, con lo sguardo fiero, gli addestratissimi lagunari del 1° Battaglione Serenissima del reggimento lagunari, l’unica specialità anfibia dell’Esercito italiano. Si tratta di un corpo scelto di stanza a Marghera; per entrarvi i giovani italiani devono nutrire un’ambizione sconfinata. L’addestramento è durissimo. Suggestiva è stata anche la benedizione dei labari.
La sfilata vera e propria è cominciata solo tra le 11.30 di domenica e mezzogiorno. Hanno avviato il corteo i lagunari della Serenissima, che hanno intonato i cori del corpo. Coi mitra spianati e le classiche mimetiche i lagunari hanno incantato nel percorso i più curiosi. Attraverso via Marconi, dopo aver percorso via Altan e via Patriarcato, sono rientrati in piazza del Popolo.
Percorso diverso per la pattuglia più nutrita, quella dei numerosi lagunari in congedo, provenienti da tutta Italia, ma, come vuole la tradizione, con una foltissima rappresentanza proveniente dalla Città Metropolitana di Venezia. Non per niente sul palco a rappresentare il Veneto c’era il consigliere regionale Fabiano Barbisan. Molto apprezzato il villaggio dei Lagunari che in piazza Stadlhon ha ospitato centinaia di persone. Sabato, nel duomo, la locale sezione dell’Alta ha riconsegnato la reliquia di San Vito, durante la celebrazione della messa col vescovo.
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