Kubrick fotografo, emozioni in bianco e nero

, duecento immagini scattate dal regista quando, appena diciassettenne, aveva ottenuto un contratto cme fotografo per la rivista Look. Quella per la fotografia era una passione ereditata dal padre, ma Kubrick non l'avrebbe coltivata a lungo nonostante gli straordinari risultati: in lui, in realtà, c'erano già l'urgenza e la capacità di raccontare delle storie.

La favola del lustrascarpe biondo, i volti e gli spazi della Columbia University, il campo Mooseheart dove gli orfani di guerra si preparano a diventare la middle class di domani, ma anche i capricci e le pose della bella Betsy von Fursteberg: le immagini sono coinvolgenti in sé, per la storia che raccontano e per il contesto sociale e architettonico che documentano.

La mostra si visita tutti i giorni dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude alle 18.30)