Il Maestro e Margherita, Riondino in scena nei panni del Diavolo

L’attore protagonista con la trevigiana Rosellini di un classico della letteratura russa del Novecento

VENEZIA. La stagione del Teatro Goldoni prosegue da giovedì 8 a domenica 11 novembre (recite giovedì e il 9 alle 20.30, sabato 10 alle 19 e domenica 11 alle 16) con la riduzione e adattamento per la scena a cura di Letizia Russo de “Il Maestro e Margherita” uno dei capolavori della letteratura russa del Novecento, il romanzo che Michail Bulgakov rielaborò più volte pubblicato poi postumo a metà anni Sessanta.

L’allestimento è prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria. Tre le linee narrative su cui si muove il racconto di Bulgakov : la prima immagina che il Diavolo (assumendo le sembianze di Woland, un professore straniero interpretato da Michele Riondino ) irrompa a Mosca con una schiera di aiutanti e crei grande scompiglio nella società, la seconda è tutta incentrata sul racconto della relazione sentimentale fra il Maestro – uno scrittore vittima di persecuzione politica nella Russia degli anni Trenta – e Margherita («una delle più strazianti e straordinarie storie d’amore della letteratura», la definisce il regista Andrea Baracco), la terza, infine, affronta il profondo travaglio di Ponzio Pilato, in qualità di governatore della Palestina costretto a dover decidere sulla sorte di un innocente, anch’esso perseguitato.

A due mesi dall’esperienza come padrino della 75ª Mostra del Cinema, Michele Riondino torna a Venezia, una delle prime tappe della sua tournée, nei panni di Woland. «Bulgakov lo fa piombare in una città divenuta atea per legge, presentandolo come un diavolo che paradossalmente viene a confermare l’esistenza di Dio diventando l’ultimo degli angeli», spiega l’attore tarantino che ha appena finito di girare “Un'avventura”, il film musical diretto da Marco Danieli, in cui, a fianco di Laura Chiatti, sarà protagonista di una storia d’amore ambientata negli anni Settanta, che avrà come colonna sonora i più grandi successi musicali di Battisti e Mogol.

Della compagnia del Teatro Stabile dell’Umbria, formata da un eterogeneo gruppo di ben undici interpreti, fanno parte, fra gli altri, anche l’attrice trevigiana Federica Rosellini, vincitrice quest’anno del Premio Hystrio Mariangela Melato, alle prese con il personaggio di Margherita, e Francesco Bonomo, impegnato nel doppio ruolo del Maestro e di Ponzio Pilato.

L’incontro con gli interpreti, promosso in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, è in programma venerdì 9 novembre alle 17.30 nella sala Event Pavilion del T Fondaco dei Tedeschi. Conduce Massimo Ongaro.

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