Giocattoli e presepi futuristi. L’incanto del ’900 ritrovato
VENEZIA. È un viaggio a ritroso nel mondo affascinante e incantato dell’oggettistica del quotidiano e delle arti decorative minute dell’Italia tra gli anni Venti e gli anni e Cinquanta quello che è possibile compiere – fino al 27 agosto – in un hotel cittadino come Ca’Pisani, nei pressi delle Gallerie dell’Accademia.
La mostra di chiama” Ca’Pisani il’900 ritrovato” ed espone – per chiunque ne abbia la curiosità – non solo per i clienti dell’albergo – una selezione di oggetti provenienti dalla collezione di Maurizio Marzadori, collezionista e antiquario bolognese che ha raccolto in oltre trent’anni una sorta di “miniera” sommersa fatta di autentici prodifi artistici e artigianali della tradizione italiana dell’oggettistica e dell’arredo, di cui una parte è ora visitabile anche a Venezia.
È possibile così ammirare un rosso Pegaso di Giovanni Gariboldi su ceramica Richard Ginori, un levriero in ottone cromato e vetro di Franz Hagenauer – della famosa azienda viennese creata a fine Ottocento – e i pupazzi in pannolenci del Signor Bonaventura, storico personaggio del Corriere dei Piccoli.
L’esposizione propone una panoramica di questo importante periodo delle arti decorative, proponendo un insieme di oggetti di uso e vita quotidiana e di giocattoli di raffinata eleganza, buon gusto e genialità, e ripercorre alcune delle principali correnti del tempo, tra cui Futurismo, Déco, Razionalismo, Aerodinamica per arrivare fino ai primi anni Cinquanta del secolo scorso.
Sono presenti opere di Già Ponti, Gariboldi, Dulgheroff, Mazzotti, Simonetto, Pacetti, Hagenauer, Bevilacqua, Baldelli, Lenci, Tavolara, Cambellotti, Bonazzi, “Cirillo” e tanti altri, oltre ad autentici capolavori anonimi.
Straordinaria in particolare la sezione dedicata ai giocattoli futuristi e del Novecento con autentiche sorprese, come ad esempio “Bombardamento aereo”, un gioco di guerra in legno e metallo ancora perfettamente funzionante – prodotto tra gli anni trenta e i Quaranta dalla ditta Ventura di Preganziol – in cui premendo un pulsante posto alla base si fanno cadere dagli aerei che sorvolano la costa delle sfere metalliche con cui colpire i bersagli che saltano in aria.
O un meraviglioso cavalluccio a dondolo in legno degli anni Venti, sgargiante e multicolore che ricorda i cavalli disegnati da Picasso.
E tra le vetrine della mostra, spicca un altro pezzo particolarissimo, un presepio futurista in legno, realizzato su disegno dell’architetto trentino Giorgio Wenter Marini negli anni Venti, che ricorda nello stile le figure di Fortunato Depero.
Terminata la mostra, le opere rimarranno esposte negli spazi del Ca’Pisani Boutique Design Hotel, nato da un sogno di Ugo Serandrei, albergatore di terza generazione e appassionato di arte del’900, in cui gli ambienti sono stati disegnati e realizzati ispirandosi proprio all’arte italiana dei primi decenni del’900. –
Enrico Tantucci
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