Emma dalle mani d’oro, la donna dei merletti ha 101 anni
VENEZIA. «Salviamo il merletto di Burano. Signori grazie: ma mi merito questo premio? Non ho cultura, l’ago e la scopa sono gli strumenti della mia vita» .
Una vita lunga 101 anni quella di Emma Vidal di Burano, decana delle merlettaie, che sorpresa e commossa ha così esordito presso il Museo del Merletto. L’occasione: la cerimonia di consegna del premio “Venezia città delle donne” consistente in un’opera in vetro raffigurante la lettera “D” (donna), il logo del progetto culturale “Venezia Città delle Donne” istituito dalla Fondazione Muve in collaborazione con l’amministrazione comunale con la finalità di dar risalto a figure femminili che hanno caratterizzato la storia di Venezia nel campo del sapere artigianale, delle arti, dell’economia, dell’insegnamento.
Emma Vidal, nata e cresciuta a Burano, ha imparato l’arte del ricamo presso la Scuola del Merletto. Ieri lei, un fiume in piena, l’ha rievocata più volte. «Questo ambiente è stato la mia casa e la mia scuola. Una scuola di disciplina severa: ricamavo tre righe al giorno, le suore ne volevano quattro» , ha detto. Il mestiere era redditizio alla Scuola del Merletto che fu fondata nel 1872 dalla contessa Andriana Marcello (dal 1981 è sede del Museo del Merletto) per recuperare e rilanciare una tradizione secolare tramandata dal Cinquecento ai tempi della Serenissima. Emma Vidal da studentessa divenne insegnante. Tra i più preziosi manufatti trinati: il corredino per i Savoia e l’emblema vescovile per l’arcivescovo di Milano, il futuro Papa Paolo VI. Nel tempo passò l’arte del merletto a migliaia di giovani. «La Scuola era piena di donne», ha ricordato la merlettaia. «Nel periodo di crisi del lavoro sono andata a servizio in molte famiglie veneziane. Qui c’è una storia di valori delle persone quali la dedizione, la pazienza, il sacrificio, il silenzio. Questo ambiente deve continuare a vivere. Prendetevi cura del merletto, fa parte della nostra storia e della nostra vita, è un’arte che i “foresti” ci invidiano». Ad ascoltare e ringraziare la “portabandiera delle merlettaie” tante persone e autorità. La presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano ha detto: «Il premio è dedicato alle donne che hanno fatto grande la nostra città: donne come la piccola ma grande Emma Vidal, maestra del merletto e di vita». Poi la presidente della Fondazione Muve Maria Cristina Gribuadi: «Il merletto è un’eccellenza italiana, un patrimonio inestimabile di cui tutti dobbiamo farci carico”.
L’ambasciatrice dell’Unione Europea presso il Consiglio d’Europa Luisella Pavan Woolf: «Venezia è unica perché le sue donne l’hanno resa tale. Infine il giurista e docente di diritto internazionale a Ca’Foscari, Lauso Zagato, ha relazionato sulle origini del merletto di Burano.
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