Da McEwan a Toni Servillo sotto il cielo della cultura a Venezia
VENEZIA. Sarà Ian McEwan a inaugurare mercoledì 4 aprile alle 17 “Incroci di civiltà”, il Festival internazionale di letteratura a Venezia, ideato e organizzato da Ca’Foscari – che festeggia quest’anno i suoi 150 anni – in collaborazione con Fondazione di Venezia e Comune di Venezia con la partnership di The Bauers, Fondazione Musei Civici Venezia e Marsilio.
L’inaugurazione vedrà la consegna del Premio Bauer – Ca’Foscari a Ian McEwan che dialogherà con Susanna Basso, sua traduttrice – che oltre ad essere la “voce” italiana di McEwan si è occupata di altri autori come Alice Munro, Kazuo Ishiguro e Jane Austen – e con Flavio Gregori, prorettore alle Attività e rapporti culturali di Ateneo.
L’inaugurazione vedrà anche la consegna del Premio Bauer – Giovani alla scrittrice spagnola, e veneziana d’adozione, Eugenia Rico, autrice del romanzo “Gli amanti”, definita una delle migliori e più innovative scrittrici in lingua spagnola degli ultimi decenni.
Dal 4 al 7 aprile si incontreranno a Venezia venticinque scrittori provenienti da ventuno Paesi: Australia, Cile, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Israele, Italia, Kenya, Nicaragua, Nigeria, Norvegia, Malesia, Marocco, Romania, Russia, Sri Lanka, Spagna, Svezia, Turchia.
Un focus speciale sarà dedicato agli autori africani, con la presenza di Ngogo wa Thiong’o e Abdilatif Abdalla (Kenya), e del Premio Nobel per la Letteratura nel 1986 Wole Soyinka (Nigeria). Verranno presentati i primi due numeri con testo a fronte della nuova collana della Libreria Editrice Cafoscarina “Incroci di civiltà”: poesie scelte di Mohamed Moksidi (Marocco) a cura di Simone Sibilio (Ca’ Foscari) e due racconti di Emine Sevgi Özdamar (Turchia/Germania) a cura di Stefania Sbarra (Ca’ Foscari).
La giornata di giovedì 5 aprile si apre alle 10 in Auditorium Santa Margherita con Furukawa Hideo, uno dei massimi esponenti della letteratura giapponese contemporanea. Segue alle 12 un incontro con l’avvocato e scrittore israeliano Yishai Sarid, che con la sua spy story Il poeta di Gaza (E/O edizioni), ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui il Grand Prix de Littérature Policière nel 2011. Uscirà nei giorni del festival “Il terzo” (La Giuntina) che ha ricevuto il Premio Bernstein in Israele nel 2016.
Alle 14 verrà presentata l’antologia “1938: storia, narrazione, memoria” (La Giuntina), a cura di Simon Levis Sullam, che affida a racconti inediti di noti scrittori, scrittrici, storici e storiche italiani, il racconto delle persecuzioni antiebraiche del fascismo fino alla Shoah, nell’ottantesimo anniversario delle “leggi razziali” , in un intreccio originale tra la “Storia” e le “storie” . Seguirà alle 15. 30 la premiazione del concorso letterario indetto per i 150 anni di Ca’ Foscari rivolto a tutta la comunità cafoscarina: un pezzo breve in prosa o in versi sulla propria esperienza personale a Ca’ Foscari.
Continua la collaborazione tra il Premio Campiello e Incroci: alle ore 16 Donatella Di Pietrantonio, vincitrice nel 2017 con l’ “Arminuta”, dialoga con la scrittrice australiana originaria dello Sri Lanka Michelle de Kretser, che ha pubblicato nel 2017 il suo ultimo romanzo “The Life to Come”. Alle 18 il pomeriggio all’Auditorium si conclude con uno dei grandi scrittori africani contemporanei, il kenyota Ngũgĩ wa Thiong’o. Alle 21 si terrà il consueto appuntamento serale al Teatrino di Palazzo Grassi, che ospita l’autrice francese Yasmina Reza. Il programma di venerdì 6 aprile si apre con gli Incroci di poesia contemporanea, che vedranno sul palco dell’Auditorium Santa Margherita, alle 9. 30, il russo Sergej Gandlevskij, la scozzese Kathleen Jamie e il marocchino Mohamed Moksidi.
Alle 16 lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati sarà il protagonista di IAS – Interrogatorio Alla Scrittura che si terrà nel Carcere femminile della Giudecca. Sempre alle 18, alla Casa dei Tre Oci, continua il filone di visual storytelling dedicato al festival. In mostra le fotografie della settima edizione di Incroci di civiltà scattate da Boris Mikhailov, uno dei fotografi più importanti dell’Europa post-socialista.
Alle 21 la terza giornata del festival termina al Fondaco dei Tedeschi, dove Tash Aw, scrittore di origini malesi nato a Taiwan, due volte candidato al Man Booker Prize e tradotto in ventitré lingue, dialoga con Eraldo Affinati.
Per la mattina di sabato 7 aprile “Incroci di civiltà” si sposta alla Fondazione Querini Stampalia, dove alle ore 10 sarà presente Thanasis Valtinòs, autore greco di romanzi . Alle 16 al Teatro Goldoni il pubblico potrà assistere all’incontro con Toni Servillo, protagonista dell’Aperitivo con gli interpreti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia