Biennale 54a Venezia l'arte di tutto il mondo

Sono 75 gli espositori stranieri per Biennale 54: tutte le anticipazioni dell'arte che verrà tra Giardini, Arsenale e palazzi
VENEZIA. Biennale 54 per 75. Tanti saranno infatti i Paesi stranieri che parteciperanno a giugno con un proprio padiglione a
IllumiNAZIONI
, la cinquantaquattresima edizione della Biennale Arti Visive curata da Bice Curiger.


Un autentico record per la manifestazione, con il ritorno di
Congo
e
India
, la presenza per la prima volta di
Andorra
,
Arabia Saudita
,
Bahrain
,
Bangladesh
,
Malaysia
e
Ruanda
e la conferma all'ultimo minuto dell'
Egitto
, che - come accaduto per il Barhrein _ sembrava dover rinunciare alla partecipazione per le ultime, convulse vicende politiche, ma che invece occuperà il suo padiglione ai Giardini con le opere dell'artista Ahmed Basiony.


Sarà, ancora una volta, una Biennale nella Biennale, quella dei Paesi stranieri, buona parte dei quali porteranno i loro padiglioni all'interno della città nei suoi palazzi, per mancanza di spazi a Giardini e Arsenale.


Non è, naturalmente, il caso degli
Stati Uniti
, che per la prima volta proporranno un duo: quello dei portoricani Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, che esporranno nel padiglione americano qualcosa di veramente bizzarro e competitivo: un gruppo di atleti della nazionale statunitense di ginnastica artistica. I ginnasti si esibiranno in tre distinte performance, anche se il Padiglione Usa sarà animato anche da sculture e da video e audioinstallazioni.


Per la
Francia
ci sarà un artista celebrato come Christian Boltanski, che con Chanche affronterà il tema della fortuna legata alla vita e alla morte attraverso una spettacolare installazione che diventerà anche un gioco a cui i visitatori del padiglione potranno partecipare direttamente o su Internet.


Sarà invece un contributo postumo quello della
Germania
, dedicato al cinquantenne Cristoph Schlingesief _ scomparso solo pochi mesi fa _ noto e eccentrico regista sempre alle prese con contaminazioni e sconfinamenti verso altre forme espressive, che sta lavorando al progetto
Via Intolleranza II
basato su
Intolleranza 1960
di Luigi Nono.


Grande attesa _ dopo Fukushima _ per la partecipazione del
Giappone
che dedicherà il suo padiglione a Tabaimo, la trentacinquenne artista conosciuta per le sue grandi proiezioni che si ispirano alle tradizionali illustrazioni ukiyo-e e all'estetica manga.


Per la
Gran Bretagna
ci sarà Mike Nelson, che lo trasformerà probabilmente - nel suo stile - in un'unica grande installazione in cui il visitatore si troverà immerso.


Dora Garcìa è invece l'artista scelta dalla
Spagna
per il suo padiglione e tema costante del suo lavoro _ lo sarà probabilmente anche in questa occasione _ è l'interazione fra artista, opera e pubblico e le reazioni di quest'ultimo davanti alla sua opera.


Taiwan
punterà sul fotografo Hsie Chun-te con immagini di grande formato crudelmente liriche e oniriche e un'installazione culinaria.


Il
Belgio
ha scelto invece Angel Vergara con i suoi «dipinti viventi» con immagini che scorrono sullo schermo.

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