A grandezza naturale o in materiale riciclato, Madonna e pastori come opere d’arte
SPINEA. L’allestimento di fronte al Municipio di Spinea del Grande Presepio di Tesero, località del Trentino che ha negli ultimi anni portato la sua ricostruzione della Natività nelle più importanti piazze internazionali, da San Pietro a Roma ad Assisi, toccando anche Cracovia e Betlemme, è al tempo stesso novità della 14 esima edizione della mostra “100 Presepi a Spinea” e importante segnale del radicamento della manifestazione nella realtà spinetense.
Tradizione di Tesero. Si tratta di una vera e propria opera d’arte con personaggi a grandezza naturale che è frutto della maestria degli artigiani di Tesero e della loro passione per le tradizioni. Dal 1965 l’opera si è arricchita e modificata per raccontare il grande mistero della Natività riscuotendo sempre grande successo e ammirazione per la ricchezza di dettagli e la profondità dell’approccio al tema dell’incarnazione.
«È un onore per il Comune di Spinea – dichiara il sindaco Silvano Checchin – ospitare quest’opera nel cuore della città e promuovere, così, il dialogo fra le religioni». Il Grande Presepio di Tesero, allestito grazie alla sinergia di tre diverse realtà, gli Amici del Presepe di Tesero, la Proloco e gli Amici dei presepi di Spinea, resterà in esposizione davanti al Municipio di Spinea fino al 6 gennaio.
Sempre sino all’Epifania saranno aperte le tre sedi in cui sono esposti i più di 150 presepi arrivati a Spinea per la 14 esima edizione della mostra “100 Presepi a Spinea”, inserita ormai da quattro anche nel contesto dei Presepi nella Terra dei Tiepolo. I tre spazi sono la casa di riposo “Villa Fiorita”, l’oratorio di Villa Simion e la chiesetta San Leonardo ad Orgnano. Numerose sono le conferme e le novità per questa edizione.
Tanti i presepi realizzati da artisti e appassionati, ma cospicua anche la presenza di opere artigianali frutto del lavoro delle scuole e di associazioni che si occupano dei disabili. Uno spazio è dedicato ai presepi che arrivano dalla Sardegna e uno alle sculture sulla natività provenienti dalla Val Di Fiemme. Possono, inoltre, essere ammirati anche presepi di carta degli anni Venti e Trenta del Novecento provenienti dalla collezione di Angelo Pavanello.
Accanto a questi espressione di una tradizione secolare troviamo natività realizzate con il legno e con materiali riciclati.
La fantasia. «Questa edizione della mostra valorizza la tradizione veneta e lascia anche spazio ad importanti collaborazioni e all’originalità e fantasia degli artigiani» sostiene Alessandro Cuk, sin dalla prima edizione fra gli organizzatori della esposizione. Gli orari di apertura delle diverse sedi sono i seguenti: da martedì a venerdì dalle 15. 30 alle 18. 30; sabato, domenica e festivi dalle 10. 15 alle 12. 15 e dalle 15. 30 alle 18. 30. Chiuso il primo gennaio.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www. 100presepispinea. it. Una mostra collegata è aperta presso il Municipio di Mestre in via Palazzo 1, che chiuderà, invece, sabato 5 gennaio . —
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