Zucchero, scontro sulla donazione per San Marco

I Cinque Stelle: «Non c’è». Vela: «Soldi in forma di consulenza, verranno spesi per gli steward». Ventiduemila euro di biglietti omaggio
Italian singer Zucchero performs on the stage at San Marco square in Venice, 03 July 2018. ANSA/ANDREA MEROLA
Italian singer Zucchero performs on the stage at San Marco square in Venice, 03 July 2018. ANSA/ANDREA MEROLA

VENEZIA. La “donazione” da 80 mila euro di Zucchero al Comune per Piazza San Marco? Non c’è, o quanto meno si è trasformata in una “consulenza tecnica e amministrativa” da 60 mila euro a Vela, a cui si aggiungono 22 mila euro di biglietti omaggio. È la tesi dei consiglieri M5S Davide Scano e Sara Visman, ieri a Ca’ Farsetti per presentare l’interpellanza rivolta a Luigi Brugnaro. Vela intanto, azienda partecipata al 100% dal Comune che cura la promozione artistica, fa sapere che quei soldi (60 mila euro più 13 mila di iva) «saranno spesi per pagare gli steward in piazza e per altre operazioni a tutela della città». Tutto nasce lo scorso 3 maggio. La F&P group, società che organizza gli eventi di Zucchero, chiede al Comune di organizzare i due concerti di piazza San Marco. Nella proposta, la società si impegna a «versare come contributo per la conservazione e il restauro di piazza San Marco 60 mila euro». Quattro giorni prima dello spettacolo, venerdì 29 giugno, arriva a Vela la richiesta di mettere nero su bianco, in un contratto, la proposta di F&P. Il contributo per Piazza San Marco viene sostituito con: “Servizi di consulenza tecnico amministrativa”. «La donazione era l’unico modo per far digerire all’opinione pubblica un concerto discusso per la sua cornice così fragile», dice Scano, «adesso veniamo a scoprire che si sono trasformati in un pagamento di servizi». Di “donazione di 80 mila euro”, in effetti, parla anche lo stesso sito di Ca’ Farsetti. «Figuraccia», sostengono i grillini, «un danno d’immagine per Zucchero stesso e di soldi per le casse del Comune». «Falso», la risposta di Vela , « quei soldi sono finiti nelle casse di un’azienda partecipata dal Comune. E verranno usati per operazioni di salvaguardia della città».

C’è poi il problema dell’occupazione di suolo pubblico. Nel contratto stipulato da Vela e F&P, si legge che i 60 mila euro comprendono quest’ultima voce. «Secondo i nostri calcoli», aggiungono i consiglieri, «l’occupazione di 6800 metri quadri per sei giorni sarebbe dovuta costare più del doppio». Ma anche qui Vela rimanda al mittente le accuse: «Diecimila euro per l’occupazione di suolo pubblico, così divisi: mille metri per i sei giorni di allestimento palco, cinquemila metri per le fasce serali dei concerti del 3 e 4 luglio». Ma perché Brugnaro parlava di 80 mila euro? Secondo i grillini, i mancanti 20 mila euro si trovano nei 200 biglietti omaggio consegnati a Vela e distribuiti a pioggia: «Un totale di 22 mila euro. A chi sono stati dati? E secondo quali criteri?». Netta la replica: «L’incasso è di F&P», dicono da Vela, «la responsabilità dei biglietti è dell’organizzatore». C’è poi un’ultima questione: una barca di servizio, riservata per scopi istituzionali, che porta gli «assessori Colle, Zaccariotto, D’Este più altri» da piazzale Roma a San Marco e ritorno, a fine show. Lo riporta il diario di bordo, datato 5 luglio. “Andare al concerto di Zucchero è uno scopo istituzionale?”, si domandano Scano e Visman. I due chiedono, ora, di valutare la revoca del servizio di promozione turistica e culturale a Vela. Una posizione condivisa anche dal Gruppo 25 aprile che, con il portavoce Marco Gasparinetti, denuncia: «In questa vicenda, qualcuno ha mentito». —
 

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