Ztl, si comincia: in arrivo 7 telecamere
CHIOGGIA. Telecamere in centro storico per far decollare la Ztl. La giunta ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, votato ieri prima della discussione del bilancio di previsione, 250. 000 euro per l’installazione delle telecamere di controllo ai varchi di accesso.
Dopo una prima fase di monitoraggio, grazie a un database che raccoglie tutte le targhe autorizzate a entrare in Ztl, si passerà alle multe. Le telecamere arriveranno nell’anno in corso. Nel piano triennale anche fondi per la ristrutturazione di ponti e viadotti (500. 000 euro), per completare il comparto 8C1 con l’area verde (450. 000), per chiudere i lavori del teatro Astra (2. 210. 000), per la strada degli Orti (2. 050. 000).
Telecamere. Dell’avvio di una Ztl rigorosa in centro storico si parla da anni. Il progetto esiste e prevede una serie di fasi per arrivare alla fine al controllo di tutti i mezzi che accedono all’area interdetta al traffico, punendo chi non è autorizzato a farlo. «Già nel 2018», spiega il dirigente ai lavori pubblici, Stefano Penzo, «saranno installate sette telecamere ai varchi di accesso con uno scanner per leggere le targhe che saranno poi confrontate con il database degli aventi diritto. Ci sarà una prima fase di monitoraggio del traffico, la regolamentazione e le sanzioni arriveranno in un secondo momento». Sull’importanza di mettere ordine nel traffico in centro storico ha concordato anche l’opposizione che però ha sottolineato la necessità di procedere prima con una revisione delle migliaia di autorizzazioni esistenti e con un parcheggio scambiatore. Nel piano è inserito anche il park scambiatore con uno stanziamento di 1. 400. 000 euro per il 2018.
Viabilità. Nel piano triennale trova posto anche il progetto per continuare i lavori per la strada degli Orti, seconda via di accesso a Sottomarina, alternativa a viale Mediterraneo. Per il 2018 sono stati stanziati 586. 000 per lo stralcio B del lotto 1 e un milione per lo stralcio C, per il 2019 altri 194. 000 euro per lo stralcio B e 250. 000 per il C. «Ci sono anche voci nuove», sottolinea l’assessore ai lavori pubblici, Elga Messina, «abbiamo stanziato 500 mila euro per la ristrutturazione di ponti e viadotti tenendo conto che le indagini hanno mostrato situazioni di precarietà che ci hanno indotto a provvedimenti di urgenza».
Esclusi. Il consigliere della Lega Marco Dolfin ha chiesto lumi sul perché non compaiano nel piano triennale alcuni cantieri importanti, come il restauro di palazzo Granaio. «Le opere già in corso», spiega Penzo, «non entrano in questo piano. Non compaiono il piano delle asfaltature che la prossima settimana riprenderà, i lavori finanziati dai Patti territoriali (tettoie del mercato ittico, celle frigorifere per l’orticolo, punto di sbarco per le vongole) per quasi tre milioni di euro e la ristrutturazione alla materna di Sant’Anna».
Cani al freddo. «Con un certo disappunto», sostiene il consigliere del Pd, Jonatan Montanariello, «vedo che nel piano non compaiono neanche le tettoie per il canile comunale. Stanotte i volontari erano sul posto per aggiungere coperte dentro le cucce e per coprire con cellophane il terreno per non scivolare. La civiltà di una popolazione si misura anche dalla cura degli animali». «La copertura del canile non compare nel piano triennale», precisa la Messina, «ma ho detto più volte che il problema è alla nostra attenzione e troveremo la copertura finanziaria per procedere».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia