Ztl, è scontro nel Pd ma Casson va avanti
CHIOGGIA. Ancora botta e risposta in casa della maggioranza sulla Ztl. La consigliera del Pd, Romina Tiozzo Compini, ribadisce la propria contrarierà all’isola pedonale e smentisce che il punto faccia parte del programma elettorale come sostengono il sindaco Giuseppe Casson e il suo capogruppo Mauro Boscolo Bisto. Il sindaco ricorda come le iniziative per favorire le attività commerciali del centro non possano prescindere dalla chiusura al traffico.
«Il mio “no”», spiega la consigliera democratica, «era un modo per invitare l’amministrazione a proporre un tavolo di concertazione con i commercianti per discutere della programmazione della Ztl. Ribadisco il mio “no” ad un voto su questo punto che non è previsto nel programma elettorale e auspico che siano invece realizzati i punti programmatici del patto con il territorio in cui al punto 11 si prevede che la valorizzazione dei centri storici debba avvenire in funzione delle attività commerciali presenti. La videosorveglianza, prevista al punto 16, ha l’obiettivo di offrire più sicurezza contro i problemi di microcriminalità, ordine pubblico e vandalismi».
Un passaggio, la Tiozzo, lo riserva anche al proprio partito sostenendo che se si tratta veramente di “un partito democratico sarà rispettoso delle idee diverse, fatte in coscienza”. Il sindaco cerca di non alimentare lo scontro politico e ribadisce le motivazioni per procedere con la Ztl. «Un moderno sistema di controllo e gestione degli accessi in centro», spiega Casson, «rappresenta una tendenza irreversibile delle città italiane ed europee perché consente di conciliare rispetto dell’ambiente, tutela del contesto architettonico e iniziative a sostegno delle attività economiche. Questo significa, esattamente come promesso nel programma di mandato, “valorizzare” il centro storico. Invocare un traffico indiscriminato delle auto come speranza per favorire il commercio significa rinchiudersi in un vicolo stretto e senza uscite. La grave congiuntura racconta purtroppo i veri motivi che hanno determinato la crisi del commercio. Tra le misure volte a aiutare il commercio vi è proprio la creazione del decantato “centro commerciale naturale” che deve essere necessariamente protetto da strumenti di controllo per impedire che diventi un’autostrada». Elisabetta Boscolo Anzoletti
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