Zoppas congeda il direttore Miggiani
Colpo di scena ai vertici della Confindustria veneziana. All’indomani dell’elezione di Matteo Zoppas alla presidenza dell’associazione che conta poco più di mille imprenditori iscritti, il direttore di Confindustria Venezia, Francesco Miggiani, nominato nel novembre del 2010 dall’allora presidente Luigi Brugnaro, ha dovuto sgombrare la sua scrivania e lasciare, prima della scadenza naturale del suo contratto, l’ufficio che aveva nella grande sede al Parco Vega di Marghera.
Nessuna dichiarazione ufficiale in merito è stata fatta né da Confindustria né da Miggiani, ma per quanto è stato possibile appurare la motivazione formale del suo “licenziamento” sarebbe la cessazione, da parte dei nuovi vertici di Confindustria, del rapporto di fiducia nei suoi confronti per una serie di mancanze professionali che si sarebbero verificate dell’arco dei tre anni in cui Miggiani è stato direttore e giustificherebbero quindi, in termini di “disciplinare” la causa dell’interruzione del rapporto di lavoro. Difficile saperne di più, se non che le “mancanze” che gli sono state attribuite riguarderebbero la gestione della partecipazione di Confindustria in istituzioni ed enti locali. Stando alle indiscrezione raccolte, Francesco Miggiani non solo ha respinto ogni addebito, ma ha anche rivendicato il diritto di portare a termine il suo contratto - in scadenza a fine anno - e la possibilità di far valere il diritto di “opzione” che avrebbe ottenuto in sede di firma del contratto, nel 2010 con l’ex presidente Brugnaro, di restare in carica per altri sei mesi. Ogni tentativo di riconciliazione tra la presidenza attuale di Confindutria e Miggiani non ha portato ad alcun accordo, tant’è che si vocifera su una possibile causa legale di Francesco Miggiani con una cospicua richiesta di risarcimento, dell’ordine di qualche centinaio di migliaia di euro.
Francesco Miggiani è nato a Marghera nel 1956, laurea in Economia aziendale all'Università Bocconi; prima di diventare direttore di Confindustria Venezia, come ha scritto lui stesso nel suo profilo professionale, è «stato per parecchi anni amministratore delegato di una società di consulenza aziendale, specializzata nella gestione di processi di trasformazione organizzativa e strategica».
Ha maturato, inoltre, esperienze nel settore manifatturiero, nell'industria finanziaria e nella pubblica amministrazione. Precedentemente è stato dirigente all’Abi (Associazione bancaria italiana) e ricopre il ruolo di advisor di Comitati Remunerazione di aziende quotate, autore di numerosi libri e pubblicazioni su temi di management e gestione del cambiamento culturale; collabora con università come la Bocconi, Luiss e Business School.
Con la sua uscita di scena Confindustria Venezia resta, dunque, senza la figura centrale del direttore dei molteplici servizi forniti alle imprese iscritte e del personale (60 dipendenti). Il facente funzioni, per il momento, è Italo Turdò, già ex direttore e predecessore di Miggiani con ben 26 anni di direzione dell’associazione veneziana, senza mai problemi con le varie presidenze alternatesi. Un nuovo direttore sarà presto nominato; i più quotati a predere il posto di Miggiani sono Gianpiero Menegazzo, direttore dell’associazione calzaturieri della Riviera del Brenta (Acrib), e Italo Candoni, dirigente di Confindustria del Veneto e già responsabile per l’Innovazione della Regione Veneto.
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