Zona campeggi a rischio nel caso di nuovi incendi

Sottomarina. Dolfin (Lega): «A 8 mesi dal rogo al Minicamping mancano ancora le colonnine per attaccare gli idranti dei vigili del fuoco, ma nessuno fa niente»
Di Elisabetta B. Anzoletti

SOTTOMARINA. Zona campeggi priva di colonnine per attaccare gli idranti. Dopo otto mesi dall’incendio notturno del Minicamping di Sottomarina la zona non è ancora stata dotata delle colonnine indispensabili per accelerare l’intervento dei pompieri in caso di incendi.

Lo denuncia il consigliere della Lega Marco Dolfin che ricorda come nella notte del 28 giugno dell’anno scorso i vigili del fuoco dovettero fare la spola con le autobotti alla colonnina più vicina, situata all’ex colonia Turati, a più di due chilometri dal luogo dell’incendio. «Un episodio drammatico», ricorda Dolfin, «che ha impressionato la città e che per fortuna non ha provocato vittime. E che ha fatto emergere un problema non di poco conto, la mancanza in tutta la via di accesso ai campeggi e alla diga di colonnine per l’allacciamento degli idranti per i mezzi di soccorso. In quella notte si dovette fare la spola con spreco di tempo prezioso. Quello però che è più grave è che in otto mesi non si è posto rimedio al problema e tutta la zona dei campeggi a nord della città risulta sprovvista di un servizio così importante in caso si emergenza». Nella zona insiste anche un parcheggio comunale a servizio delle spiagge e della diga e anche su questo Dolfin pone l’accento.

«Il parcheggio non ha colonnine né estintori», spiega il consigliere del Carroccio, «secondo me non risponde nemmeno agli standard di sicurezza obbligatori e non mi stupirei che potesse essere chiuso per carenze in questo senso. Tutta l’area dei campeggi e della diga è densamente frequentata, la prevenzione antincendio e gli standard di sicurezza sono dei parametri che non si possono prendere alla leggere. Con l’incendio del Minicamping per fortuna non ci sono state vittime, ma poteva davvero essere una strage. Tutti ci auguriamo che non succeda più, ma non si può solo sperare nella buona sorte».

Dolfin richiama l’amministrazione comunale alle sue responsabilità, dirette o indirette che siano. «Non so di chi siano le mancanze», spiega il consigliere, «non so se i privati concessionari delle aree possono richiedere di installare colonnine o se spetti agli enti pubblici. Di certo però l’amministrazione comunale deve attivarsi con chi di dovere e rimediare alla situazione prima dell’inizio della prossima stagione turistica migliorando le condizioni di sicurezza di un’area strategica».

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