Zona 30, sensi unici e rondò per Bissuola

Mestre. Comune e Municipalità stanno elaborando un piano per snellire il traffico su tutta l’area a Nordest di viale Vespucci
Foto Agenzia Candussi/Furlan/Via Bissuola, Mestre / vedute del passaggio pedonale davanti istituto Berna
Foto Agenzia Candussi/Furlan/Via Bissuola, Mestre / vedute del passaggio pedonale davanti istituto Berna

MESTRE. Torna l’idea di istituire una Zona 30 nell’area del quartiere Bissuola, con una contestuale proposta di rivoluzione della viabilità che, introducendo una serie di sensi unici, cerca di alleggerire il traffico in quell’area della città, dove non mancano proposte e proteste dei residenti. L’ultima idea è stata elaborata nel corso di un incontro di commissione tra la Municipalità di Mestre con il presidente Vincenzo Conte e il delegato alla Viabilità, Giacomo Millino, e l’assessore comunale alla Viabilità Renato Boraso. «L’idea di intervenire sull’area c’era da tempo», dice Boraso, «ora stiamo progettando una soluzione».

Sensi unici contrapposti. Il primo passo riguarda una serie di sensi unici contrapposti da realizzare tra via Volturno e via Tevere, così come già fatto per via Servi di Maria e via Pisani. Per capirci: da via Garigliano si potrà uscire solo in via Tevere, mentre da via Angelo Eno si potrà uscire solo in via Volturno. Altri sensi unici sono previsti nelle vie Bessarione (uscendo in via Dandolo) e Filelfo (uscendo in via Baglioni). Due le strade che, nel progetto, rimarranno a doppio senso di marcia: via Bacchiglione e via Metauro.

Via Servi di Maria. L’intervento dei sensi unici contrapposti era stato pensato già nel 2013 ma si era poi fermato - come molti altri interventi - con lo tsunami dell’inchiesta Mose e l’arrivo del Commissario che, con un bilancio ridotto all’osso, aveva congelato gran parte degli interventi di viabilità. A bilancio c’era infatti un primo stanziamento di 150 mila euro, che però e sparito. «In questo lasso di tempo, con i pochi soldi che c’erano a disposizione», dice il presidente della Municipalità, Conte, «è stato solo possibile intervenire nel piazzale della chiesa in via Servi di Maria, sistemando il parcheggio, e realizzando i due sensi unici in via Servi di Maria e via Pisani». Via Servi di Maria è considerata il centro di una serie di interventi che, con lo stanziamento delle risorse, dovrebbero espandersi a raggiera.

Asse Tevere-Baglioni-Bissuola. La seconda fase invece riguarda l’istituzione di una sorta di senso unico esterno che comprende - come si vede nella mappa - le vie Tevere (con uscita in via Ca’ Rossa), Baglioni (con uscita in via Bissuola) be e la stessa via Bissuola, fino all’incrocio con via Tevere. La proposta di modifica dell’asse Tevere-Baglioni-Bissuola è di Boraso, convinto che possa aiutare a snellire il traffico nel quartiere.

Le due rotonde. Allo studio anche due rotatorie, sulle quali però sono in corso ulteriori approfondimenti. La prima è ipotizzata proprio all’incrocio tra le vie Bissuola e Tevere. La seconda lungo viale Vespucci, all’altezza del primo ponte sull’Osellino. «Molti automobilisti infatti usano via Lamarmora per l’inversione di marcia», dice Millino, «e questa rotonda permetterebbe di evitarlo». Tutti gli interventi previsti, compresi anche le due rotonde, dovranno ovviamente fare i conti con le risorse.

Scuola Bellini. La cessione di un’area privata - sui cui ci sarebbe già un accordo di massima - all’angolo tra via Tevere e via Metauro permetterebbe di realizzare un parcheggio a servizio della scuola Bellini, dove si creano disagi durante l’entrata e l’uscita degli studenti da scuole. Previste anche alcuni allacciamenti per i percorsi ciclabili.



 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia