Zoggia rilancia X-Site «Parco tecnologico per allungare l’estate»

Jesolo. Il sindaco lancia un appello agli imprenditori privati per l’area che doveva ospitare la Città della musica
Di Govanni Cagnassi
foto per de polo
foto per de polo

JESOLO. X-Site, la Città della musica deve trasformarsi in qualcosa di nuovo. Niente parchi o appartamenti, come vociferavano i maligni fino a qualche anno fa. «Si faranno i soliti appartamenti», dicevano i cittadini più scettici. Ma poi tutto si è fermato, anche l’immobiliare che tanto impegno aveva profuso nel progetto.

Il sindaco, Valerio Zoggia, lancia ora la proposta di un grande parco tecnologico e fa appello agli imprenditori che vogliono investire sul turismo e la promozione: «Alle porte del lido c’è ancora un’occasione straordinaria da poter sfruttare e rilanciare».

Era il sogno del mondo della notte, un’area esterna al cuore del lido dove raggruppare locali della notte, discoteche e discobar, e dell’intrattenimento, come ad esempio cinema, luna park e chi più ne ha più ne metta. Nei primi anni Novanta, all’epoca dell’amministrazione Martin, sembrava la risposta ai problemi dell’intrattenimento notturno, in una città che ha vissuto piuttosto male negli ultimi decenni la convivenza tra divertimento e relax, giovani e famiglie.

Contro di essa di scagliarono le critiche di Gianfranco Ambrosin, gestore di numerosi locali tra Jesolo, Lignano e Cortina, poi dell’allora consigliere comunale, Claudio Ferro, e ancora Damiano Mengo e altri che non erano convinti di come si trascinassero le procedure, fino alla chiusura nel dimenticatoio e una desolazione alle porte del lido, di fianco alla rotatoria Picchi.

Lucas Pavanetto, anche lui ex consigliere comunale, arrivò a proporre un’area verde, un polmone per la città. Poi sembrò che addirittura la Nasa avesse messo gli occhi su quest’area per creare un parco astronomico con simulazioni in grande stile verso lo spazio siderale.

Quello che resta di X-Site è ancora là, nascosto agli occhi, tra strade e sottoservizi e un assordante silenzio.

«Invece dobbiamo ancora crederci», dice il sindaco Valerio Zoggia, «io penso che l’idea di un parco tecnologico, come ne esistono in Italia o in Europa, possa essere l’idea vincente da sviluppare anche al lido. L’interessamento della Nasa era sembrato quello che avrebbe davvero fatto spiccare il salto, con lo spirito giusto».

«Penso», conclude il primo cittadino, «che gli imprenditori privati possano ancora trovare appetibile questo investimento, per non dimenticare l’area di X-Site, in un punto così strategico, che può avere ancora enormi potenzialità nel turismo».

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