Zoggia: «Culture diverse Vanno aiutati a integrarsi»
JESOLO. «Dobbiamo impegnarci per educare queste persone e integrarle». Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia corregge il tiro sulla sua battuta del "bikini" pericoloso in presenza di profughi. «Ho parlato del fatto», precisa Zoggia, «che non sono certo le località di mare e turismo i posti più indicati per ospitare profughi. Arrivano da Paesi con altre culture. Le loro donne che fanno il bagno in questi giorni a Eraclea entrano in acqua vestite. Figuriamoci l'impatto con le nostre donne e le nostre abitudini molto più tolleranti. Questo mi hanno espresso i residenti e le famiglie e io lo ho riportato per una riflessione. Non volevo lanciare allarmi ingiustificati ma solo suggerire che queste persone dovrebbero essere accolte da esperti, psicologi, sociologi e professionisti che li aiutassero a capire dove sono arrivati, come integrarsi. Questo deve partire a livello nazionale».
Zoggia ieri ha ricevuto dalla Croce Rossa un rapporto: gli ospiti sono 114, 14 in più rispetto ai 100 ospitabili. Nulla di grave. Le tre tende allestite all'esterno saranno smantellate. A giorni i migranti dovrebbero poi essere trasferiti.
Il Pd Jesolano invita a non perdere il controllo: «Non intendiamo dare sponda a chi intende creare la caccia all'uomo nero», dice Damiano Mengo, «abbiamo un centro della Croce Rossa che li ospita e che è attrezzato nel modo migliore per farlo. Il Pd ringrazia l'Aja per la tranquillità con cui ha riportato gli avvenimenti degli ultimi giorni. Il Pd propone al prefetto una distribuzione più ripartita di questi rifugiati per permettere alla popolazione e a loro stessi una maggiore tranquillità sociale».
Giovanni Cagnassi
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia