Zinar sarà sepolto in Turchia

Martellago. Raccolta fondi promossa dalla scuola per i funerali del bimbo di 10 anni stroncato dal male

MARTELLAGO. La comunità, quella di Martellago, sotto choc, una scuola, l’istituto comprensivo Goldoni, sotto choc, ancora incredule per quanto successo al piccolo Zinar Ozgul, strappato alla vita a soli 10 anni dopo aver lottato tre anni contro il neuroblastoma. Un male duro, feroce da combattere, un male che parte dalle cellule del sistema nervoso.

Turco ma di origini curde, Zinar era nato a Mirano, mentre il papà Erol è in Italia da una ventina d’anni, raggiunto dalla moglie Mary pochi anni dopo. Gli Ozgul abitano in via Puccini; una famiglia come tante, rimasta vicina al piccolo sino alla fine, accompagnandolo nel suo tragitto di vita più duro, quello della guarigione. Un tragitto iniziato nell’aprile del 2014, quando il destino gli aveva messo davanti il cancro; iniziarono i primi cicli di chemioterapia nel reparto di Oncoematologia pediatrica di Padova, seguito passo dopo passo dal papà e dalla mamma. Questo gli aveva impedito di frequentare la scuola in modo regolare ma, oltre alle lezioni nella città del Santo, c’era l’insegnante Rita Lopatriello a seguirlo tra le mura domestiche.

I suoi compagni di quinta C sapevano e lunedì hanno capito, quando Erol era passato a prendere il figlio più piccolo iscritto alla terza elementare alla stessa Goldoni. I docenti ne hanno parlato agli studenti, specie i più grandi, hanno spiegato i motivi, hanno spiegato come la vita possa portare a tutto questo.

«Zinar era molto intelligente e vivace», dice tra le lacrime la mamma Mary, «e di lui voglio avere solo ricordi belli. Il resto non conta. Pensare che solo pochi giorni fa gli erano arrivate le cuffie, ordinate da lui via Internet, per giocare ai videogiochi. Avremmo voluto seppellirlo a Marghera, ma avevamo l’obbligo di tenere la salma per dieci anni: a quel punto, abbiamo preferito portarlo nella città di suo padre».

Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo, Gian Paolo Bustreo, ha emesso una circolare per iniziare una raccolta fondi proprio a favore della famiglia, per aiutarla in questo difficile momento in vista delle esequie, con rito musulmano, che si terranno in Turchia nei prossimi giorni. Il documento è stato pensato assieme al Comitato genitori e all’Associazione genitori e l’obiettivo è coinvolgere tutti in questo lutto, cercando dare un sostegno concreto alla famiglia.

«Ringrazio la scuola per quanto sta facendo», spiega papà Erol, «e so che ci sono vicini in questo momento».

In questi giorni, dunque, gli Ozgul stanno aspettano gli ultimi documenti per trasferire la salma nel sud-est turco: la partenza potrebbe già avvenire questa settimana.

«Poi torneremo in Italia», aggiunge mamma Mary, «perché qui è la nostra vita, siamo qui da anni».

A Martellago, invece, si ricorderà Zinar in un secondo momento, con gli stessi genitori, gli insegnanti e gli altri studenti. Dovrebbe essere il giorno della consegna del denaro raccolto, che poi i genitori del piccolo decideranno come impiegare.

Alessandro Ragazzo

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