Zero presenze in Consiglio «Zaccariotto, dimettiti»

San Donà. I capigruppo e il presidente insorgono sul caso di assenteismo L’ex sindaco: «Ho altre priorità, stanno solo realizzando il mio programma»

«Zaccariotto, dimettiti». Sembra un coro quello che si alza dal Consiglio comunale dove i capigruppo e anche il presidente hanno preso posizione contro l'ex sindaco, reo di aver criticato l'amministrazione senza mai aver partecipato a una seduta. «Il Consiglio», dice il presidente Rizzante, «in questi cinque mesi di attività, ha discusso e deliberato su temi importanti come la vicenda del terzo ponte, diverse varianti urbanistiche, la Tares e la presentazione della relazione preliminare al Piano degli Interventi. Ricordo, inoltre, che si è tenuta anche un'importante seduta della terza commissione con l'audizione del direttore generale dell'Asl 10 Bramezza sulle schede ospedaliere. Ogni consigliere è libero di partecipare o meno ai lavori del Consiglio, rispondendone alla propria coscienza e ai propri elettori. Non si dica però che il Consiglio non affronta questioni degne della presenza di qualcuno».

Poi ci sono i capigruppo. Secco Enrico Fingolo di Noi per San Donà: «Per rispetto del Consiglio e soprattutto dei cittadini che rappresenta sarebbe opportuno che chi ha altri impegni cui dedicarsi faccia una scelta come ha fatto Gianni Corradini con grande senso delle istituzioni».

Luca Marusso, capogruppo Scelta Civica per l’Italia, è altrettanto duro. «La dottoressa Zaccariotto farebbe bene a fare opposizione dai banchi del Consiglio anzichè sulla stampa. Stento inoltre a credere che chi ha ricoperto e ricopre ruoli apicali nelle istituzioni democratiche come lei, possa ritenere il Consiglio come una sorta di perdita di tempo. Sono certo darebbe ottimi spunti a tutti i nostri lavori, con il suo bagaglio di conoscenze, se solo decidesse di partecipare».

Lorena Marin, capogruppo del Pd, aggiunge: «In Consiglio dobbiamo gestire l’eredità della precedente amministrazione e sarebbe opportuno che chi è stato sindaco per dieci anni venga a collaborare, per rispetto del mandato elettorale e dei cittadini. Se poi non ha possibilità, può lasciare il suo seggio».

Fabrizia Callegher, capogruppo di Scegli Civica, non fa sconti: «Ogni questione affrontata dal Consiglio ha dignità ed è sicuramente dignitoso impegnarsi invece di criticare standosene a casa».

Infine Silvia Lasfanti, capogruppo CittàInsieme. «Mi sorprende e mi rattrista apprendere che un ex sindaco non consideri gli argomenti trattati in consiglio comunale e in commissione». Solo Alberto Gobbo, del Pdl, difende la Zaccariotto, invocando un suo ritorno e la sua esperienza amministrativa. L’ex sindaco resta gelida. «Ho altre priorità», dice, «non mi pare ci siano stati 30 Consigli. Da sindaco non ne ho saltato uno, ed ero madre, figlia, anche presidente della Provincia. Adesso stanno solo realizzando quello che noi avevamo programmato, vedi teatro, strade e altro. Se cercano un nemico da combattere, io sono qui. Tante volte ho fatto a meno di Zoggia in Provincia e lo ricordo al Pd. E rammento che dalla Provincia stiamo lavorando per tutto il territorio, anche San Donà».

Giovanni Cagnassi

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