Zeolite, si chiude: 33 lavoratori in mobilità
MIRA. Tutti a casa. Si conclude nel peggiore dei modi la vertenza Zeolite con il licenziamento e la messa in mobilità di tutti i 33 dipendenti rimasti. A spiegarlo è la Filctem Cgil che ieri mattina ha firmato la chiusura dell’azienda. Si è arrivati a questa situazione dopo che per oltre un anno si è sviluppato anche un contenzioso legale fra Zeolite, che produceva l’omonimo materiale utilizzato pure nella produzione di detergenti, e la Reckitt Benckiser, lo storico stabilimento del detersivo a Mira che ospitava gli impianti della Zeolite. «Si è arrivati», spiegano i delegati della Filctem Cgil, «alla chiusura di una produzione sana solo per attriti tra due aziende che convivono nella stessa area, impoverendo di fatto una zona già provata da chiusure di grandi e piccole imprese. Per anni Zeolite produceva la materia prima a Reckitt Benckiser e quest’ultima forniva servizi ad un prezzo di favore. L’accordo si è rotto nel 2013 a causa del fatto che Reckitt non aveva più bisogno della materia prima prodotta da Zeolite, con la conseguenza che quest’ultima si era vista aumentare in modo consistente i costi dei servizi generali».
Da quel momento le due aziende hanno cominciano un percorso fatto di cause legali. «Abbiamo tentato di attenuare gli attriti tra Zeolite e Reckitt Benckiser», spiegano i sindacalisti, «abbiamo portato le istituzioni a fare da mediatori tra le due società, abbiamo studiato soluzioni tecniche per tentare di rendere Zeolite indipendente da Benckiser. Tutto tempo perso. Ora siamo all’epilogo, con la dolorosa firma della mobilità per tutti i dipendenti a partire dal 28 settembre, allo scadere della cassa integrazione straordinaria. Poi gli ex dipendenti Zeolite, che in questi anni da 40 sono passati a 33, entreranno a far parte della lunga lista dei senza lavoro, ben sapendo le difficoltà attuali nel trovare un’occupazione con un minimo di stabilità».
Per salvare la Zeolite si erano mobilitati, insieme ai sindacati, anche il Comune di Mira e le forze politiche. «La storia purtroppo si ripete anche a Mira», concludono i sindacalisti della Filctem, «Troppe sono le esperienze che viviamo quotidianamente come sindacato, esperienze di persone che passano da un lavoro sicuro al vuoto completo, che perdono non solo il lavoro, ma spesso la casa e la famiglia, e il tutto nel silenzio profondo di un Paese lontano dalle esigenze del cittadino».
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