Zeolite, piano da due milioni per rilanciare l’azienda di Mira
MIRA. La Zeolite ha pronto un progetto da 2 milioni di euro per separare le acque dalla Reckitt Benckiser ma fa anche una richiesta precisa: l’investimento una volta partito non deve essere fermato in alcun modo. Per questo è stato organizzato in Regione un incontro con l’assessore Elena Donazzan che precederà un vertice al Ministero. Si punta a riaprire i cancelli con l’inizio del 2016.
L’azienda di Mira è ferma da sette mesi, dallo scorso marzo. Zeolite produce appunto zeolite (un alluminio silicato cristallino), polimeri (policarboxilati) e silicati solubili e si trova all’interno dell’area Benckiser. La situazione quest’anno si è complicata a causa di un contenzioso con la Reckitt sulla gestione delle utenze comuni. Ora per ripartire i 40 lavoratori che erano in organico e ora sono in cassa integrazione straordinaria sperano che sia accolto il piano di separazione delle acque, piano che la stessa Zeolite illustrerà anche al Ministero dello Sviluppo economico entro qualche settimana. «L’azienda», spiega Davide Stoppa per Filctem Cgil, «ha pronto un piano concreto di separazione delle acque che costerà una volta realizzato due milioni di euro. Si pensi poi che nell’ammodernamento e manutenzione degli impianti sono stati spesi negli ultimi due anni 600 mila euro. È chiaro perciò che vi è una ferma volontà di uscire da questa situazione e salvare i posti di lavoro. L’azienda con la sua dirigenza però ha chiesto che non vi siano intralci di alcun tipo durante questa operazione». Ieri anche una delegazione composta dal consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo e dal segretario del Pd di Mira Albino Pesce ha incontrato la dirigenza Zeolite. «La proprietà», spiegano Pesce e Pigozzo, «ha confermato che il progetto per la separazione delle acque stilato da un professore universitario che punta a rendere indipendente la Zeolite dalla Benckiser è completato. L’azienda ha fatto capire chiaramente però che prima di investire somme importanti è fondamentale avere garanzie per il futuro della produzione». Pigozzo si poi è preso l’impegno di mettere al corrente della situazione attuale l’assessore regionale al Lavoro Donazzan e chiede la convocazione urgente delle due aziende al tavolo regionale, visto che con il completamento dello stato progettuale della separazione delle acque da parte della Zeolite la situazione è cambiata. Restano però da chiarire i servizi che resteranno comuni: l’accesso e la movimentazione dei camion all’interno dell’area di proprietà della Benckiser, i costi e la gestione dell'emungimento delle acque dal canale, la separazione dei costi del trattamento delle acque piovane.
Alessandro Abbadir
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