Zelarino, l’antenna Wind fa paura

In via Comboni i residenti proseguono la battaglia contro il ripetitore di 33 metri
GIORNALISTA: Codognato AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Zelarino DESCRIZIONE: l'antenna telefonica di via Comboni a Zelarino in prossimità delle abitazioni
GIORNALISTA: Codognato AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Zelarino DESCRIZIONE: l'antenna telefonica di via Comboni a Zelarino in prossimità delle abitazioni

ZELARINO. Una antenna di 33 metri posizionata a venti metri dalle case e all’interno di un’area con vincolo paesaggistico.

È partendo da queste considerazioni che i residenti di via Comboni a Zelarino intendono proseguire la loro battaglia contro il ripetitore Wind installato a fine aprile a ridosso delle proprie abitazioni e non ancora operativo. «Le 133 firme raccolte fra gli abitanti della via non sono servite a bloccare l’installazione di questo “mostro”», dicono i residenti, tutti spiazzati dall’arrivo dell’antenna, «a questo punto ci appelliamo subito al neopresidente della Municipalità, Gianluca Trabucco, che abbiamo già incontrato sia prima delle elezioni che qualche giorno fa e al quale abbiamo già sottoposto il problema».

Il ripetitore di via Comboni, spiegano gli abitanti della strada, «è stato posizionato in un’area cantierabile privata e fino a qui nulla da dire. Ci chiediamo, però, come sia stato possibile concedere alla Wind il permesso di collocarlo in una zona tutelata da vincolo paesaggistico. Abbiamo molti dubbi, a riguardo, come abbiamo dei dubbi sul fatto che si possa mettere una antenna a venti metri dalle case, così com'è stato fatto con questa. Chi ha la finestra affacciata proprio sull'area del cantiere dove è stato messo il ripetitore ora si trova con una vista per nulla piacevole». In attesa che il ripetitore venga attivato, insomma, i residenti di via Comboni continueranno a lottare, sperando in un “miracolo” dell’ultima ora. «Tutto ciò che possiamo fare, lo facciamo». continuano gli abitanti della strada. «Questa antenna Wind ha davvero minato la tranquillità della nostra area. Inoltre c’è un altro ripetitore a circa 350 metri da noi in linea d’aria, e crediamo che queste presenze possanno danneggiare la salute, oltre che rovinare il paesaggio».

Anche il recente sopralluogo di Gianluca Trabucco è servito per fornire al neopresidente una visione del problema, sicchè la Municipalità di Chirignago-Zelarino riprenderà in mano le carte, per capire se esistano dei margini per intervenire. Intanto in via Comboni si sono alzate la barricate contro un ripetitore che sta creando scompiglio. (g.cod.)

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