Zappalorto chiamato ancora in Procura
Il commissario Vittorio Zappalorto torna in Procura. I pubblici ministeri Roberto Terzo e Francesca Crupi lo hanno convocato oggi per la seconda volta: oltre ai due magistrati saranno presenti all’incontro anche i tre consulenti per il traffico acqueo nominati dalla Procura, si tratta del comandante Antonio Morisieri, del contrammiraglio Lucio Borniotto e del professore Agostino Cappelli, coloro che dovranno valutare se gli interventi dell’amministrazione comunale sul traffico acqueo in Canal grande vanno nella direzione di diminuire o meno i passaggi e di rendere meno caotico il traffico nella maggiore via d’acqua della città.
Nelle sei ordinanze firmate dal dirigente della Mobilità acquea Loris Sartori è esplicitata una dichiarazione di intenti che non lascia dubbi. «Anche in considerazione del recente incidente mortale, accaduto nei pressi del ponte di Rialto in Canal Grande, dovuto asseritamente anche alla congestione del traffico acqueo e al numero di natanti» si legge «si è ritenuto di disciplinare nuovamente le norme di circolazione acquea, con il fine di ridurre gli spostamenti, salvaguardando anche i trasporti prioritari per lo svolgimento delle attività cittadine».
Il commissario era stato convocato dai due pubblici ministeri esattamente trenta giorni fa. Ora, a un mese da quell’incontro, i magistrati vogliono fare il punto sulla situazione assieme ai loro consulenti, coloro che alla fine dovranno valutare l’efficacia delle prime mosse di Zappalorto e dei suoi collaboratori. Non basta certo una dichiarazione d’intenti, è necessario stabilire se le decisioni prese attraverso le contestatissime ordinanze, su alcune delle quali tra l’altro c’è stata una parziale marcia indietro, abbiano apportato modifiche sostanziali, in modo che il traffico in Canal Grande risulti meno caotico e in questo modo il rischio di incidenti venga notevolmente abbattuto.
Il giorno precedente al primo colloquio con Zappalorto, i due pubblici ministeri avevano compiuto un sopralluogo nei locali della Polizia municipale che ospitano i monitor collegati con le telecamere del sistema Argos. Si tratta di un circuito televisivo che indica con un bollino verde tutte le imbarcazioni che procedono in Canal Grande senza aver commesso infrazioni e con quello rosso nel caso ne commettano. A quel punto sarebbe necessaria la presenza davanti al monitor di un operatore che ingrandisce l'immagine della barca segnalata con il rosso per legger la targa. Ma non c'è il personale sufficiente per coprire questo servizio. Inoltre, da tempo dovevano sorgere almeno due, ma meglio sarebbe tre, posti fissi di controllo, a Rialto, alla Stazione ferroviaria e in Punta della Dogana.
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