Zanonato: sinergia tra pubblico e privato

Turismo, il ministro incontra le categorie del litorale: «Gli operatori mettano la qualità, noi forniremo le infrastrutture»
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. L'italian style per rilanciare l'economia italiana. Il ministro per lo sviluppo economico, Flavio Zanonato, in vista a Jesolo e sul litorale tra Caorle e Cavallino Treporti, per parlare con le categorie del turismo, ha anticipato il prossimo Road Show in tutta Italia per avviare l'internazionalizzazione delle aziende nei rapporti con l'estero, quindi una Road map, vero e proprio giro del mondo per promuovere il prodotto italiano in tutti i Paesi del mondo. Prodotto che può essere turistico, industriale, tessile, piuttosto che agricolo.

Il punto di partenza è che non tutte le economie sono in crisi. Molte, secondo il ministro, sono in netta ripresa e saranno potenziali turisti o acquirenti. Paesi dell'America Latina, della Russia e dell'Est, dell'Oriente. L'Italia piace ancora ed è da qui, da questo innato appeal, che deve partire, o meglio ripartire, la nostra economia.

Le categoria vogliono risposte e l'ex sindaco di Padova enuncia una serie di principi e concetti che dovranno essere i fondamentali per la ripresa. Traccia un percorso piuttosto definito. «Il turismo rappresenta il 10 per cento del Pil del nostro Paese», precisa il ministro, «stiamo parlando di 120 miliardi di euro di fatturato. Siamo al secondo posto, e non al terzo, solo dopo la Francia, ma noi abbiamo segni di ripresa, loro sono stabili da tempo. I privati devono garantire un prodotto di qualità, noi forniremo la base infrastrutturale».

I sindaci della costa veneziana non accettano che in poche ore si arrivi nelle maggiori località della costa veneziana in aereo e poi ci vogliano tre ore per arrivare in auto o autobus lungo strade intasate e regolarmente congestionate in piena estate. Ecco il Zanonato pensiero concentrato in poche parole: prodotto di qualità del privato e infrastrutture dal pubblico. Poi ammette le lacune, come le strade, i collegamenti, la burocrazia. Su questo si potrà lavorare.

Dopo il benvenuto del sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, e del vice sindaco, Roberto Rugolotto, è il sindaco di Bibione, Pasqualino Codognotto, coordinatore dei sindaci della costa veneziana, a prendere la parola e a ricordare i disagi del traffico e delle strade, quindi i 24 milioni di presenze della costa veneziana che sono una risorsa da non perdere e accrescere.

Il primo cittadino di Cavallino Treporti, Claudio Orazio, ha posto l'accento sulla questione dibattuta delle troppe competenze del Demanio e la soverchiante burocrazia. Ci sono anche gli agricoltori che invocano maggiore attenzione, visto che l'agricoltura in queste zone nacque prima del turismo.

Dalla platea si levano le proteste per la Bolkenstein e l'apertura alla concorrenza che Veneto Chioschi, con Sante Vianello, ritiene esiziale per le piccole imprese, aprendo il mercato a possibili infiltrazioni mafiose. Il ministro è stato molto disponibile e chiaro, ricordando che altri sono i ministeri competenti, ma prendendosi l'impegno di affrontare uno ad uno questi argomenti di stringente attualità. «Mi piacerebbe avere un indice di questi temi», ha chiesto, «per poterli affrontare seriamente in una sintesi efficace per un piano di lavoro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia