«Zanardo al vertice Aspo è un insulto alla città»
L’ex sindaco Casson e Lucio Tiozzo (Pd) durissimi sulla nomina all’azienda porto «Scelta ancora una volta una figura che non è di Chioggia». Gli auguri di Ferro
CHIOGGIA. «La nomina di Zanardo è l’ennesimo insulto alla città». All’indomani della nomina dell’imprenditore veneziano Damaso Zanardo alla presidenza dell’Azienda speciale per il porto (Aspo) di Chioggia da più parti si levano commenti di indignazione. Il più duro è quello dell’ex sindaco Giuseppe Casson, che attacca la Camera di commercio di Venezia e si interroga pure sul ruolo di Aspo, ma sulla stessa linea si trova anche il vicesegretario regionale del Pd Lucio Tiozzo che aveva pubblicamente auspicato che la poltrona fosse assegnata a un chioggiotto.
Dopo le dimissioni a sorpresa di Gian Michele Gambato, imprenditori e politici avevano chiesto che la guida di Aspo andasse a un chioggiotto, miglior conoscitore del territorio e «più sensibile alla vicenda Gpl». La Camera di commercio ha invece incoronato l’imprenditore Zanardo. «Un inaccettabile insulto alla città», commenta Casson, «ancora una volta la scelta è andata su una figura non chioggiotta, per di più priva di radicamento nel nostro territorio. Come già successo con le scelte del nostro sindaco Ferro, che continua ad affidare settori chiave dell’amministrazione a persone che non conoscono la nostra terra, la sua gente e le sue dinamiche, anche la Camera di commercio va nella stessa direzione, come a dire che Chioggia non è capace di esprimere figure preparate e autorevoli in grado di guidarne i processi di sviluppo. È ora di dire basta, mi attendo una levata di scudi da parte delle categorie presenti in Camera di commercio, in particolare di commercianti e artigiani». Casson rincara la dose suggerendo di «chiudere i battenti di Aspo dato che con la nuova Autorità portuale unica ha perso senso pratico e giuridico».
Perplesso dalla scelta anche Tiozzo. «Nulla da dire sulla figura imprenditoriale di Zanardo», spiega l’esponente del Pd, «ma non si può tacere di fronte al ripetuto tentativo della Camera di commercio di utilizzare l’Aspo e la città di Chioggia come merce di scambio per garantire gli equilibri associativi. Spiace constatare che la città non abbia fatto sentire a tutti i livelli la sua voce, a partire dal sindaco e dalle categorie economiche. Continua il lento e inesorabile declino della rappresentanza politica e sociale della città, avviato dallo stesso sindaco». Di altro tenore il commento di Ferro. «Auguriamo buon lavoro al nuovo presidente Zanardo», spiega il sindaco, «con l’auspicio che coinvolga maggiormente il Comune nelle scelte importanti per la portualità. Ci auguriamo che il futuro della portualità venga chiarito, negli ultimi anni ha assunto connotazioni di incertezza con scelte a volte contraddittorie».
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