«Zampieri non ha abusato dei permessi»

CAZZAGO. Hanno discusso, ieri mattina, davanti al giudice del lavoro di Venezia, Anna Menegazzo gli avvocati delle due parti e il magistrato si è preso del tempo per decidere, probabilmente tra una decina di giorni dirà se il licenziamento di Gianpaolo Zampieri, delegato sindacale della «Fratelli Lando spa» (lavorava nel supermercato di Cazzago di Pianiga, era ingiustificato, come sostiene l’avvocato Leonello Azzarini, o meno. Ieri, ad accompagnare Zampieri negli uffici di Rialto del tribunale del lavoro erano in tanti, una folta delegazione della Filcams Cgil, tutti hanno atteso che l’udienza terminasse in campo Bella Vienna e poi se ne sono tornati a casa.
Per la direzione della società, il delegato sindacale avrebbe abusato dei permessi per l’assistenza familiare, mentre il lavoratore sostiene di averli chiesto per sostenere la suocera, colpita da un handicap. «È lampante che la motivazione di un pseudo abuso per i permessi previsti dalla legge 104 è assolutamente falsa. Molto chiaro è, invece, che la ditta Fratelli Lando ha abusato dei controlli alla persona, utilizzando investigatori e mezzi tecnogici» sostiene in un volantino distribuito ieri l’organizzazione sindacale.
La sua vicenda è finita anche in Procura grazie a una denuncia. Lo scorso anno, infatti, Zampieri si è accorto di un piccolo congegno con un’antennina applicata sotto il parafango della sua automobile. Si era subito precipitato alla stazione dei carabinieri più vicina, i quali avevano appurato che si trattava di un gps, un apparecchio utilizzato per stabilire in ogno momento il luogo in cui si trovava. C’era un numero di serie e grazie a quello i militari sarebbero risaliti a un’agenzia di investigazione che era stata assoldata dalla «Lando».
(g.c.)
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