Zaia: «Stop a nuove moschee e sermoni in italiano»

Il presidente della giunta regionale “assolutamente contrario” alle nuove aperture di centri islamici finché non saranno terminate le indagini sui legami con il fondamentalismo
Agostini Cansiglio (BL) Luca Zaia e premiazioni alla festa dei trevigiani nel mondo
Agostini Cansiglio (BL) Luca Zaia e premiazioni alla festa dei trevigiani nel mondo

VENEZIA. Il presidente della giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, chiede che non venga dato il permesso di apertura di nuove moschee finché non sarà fatta chiarezza dalle indagini sulle cellule islamiche. «Sono assolutamente contrario alla costruzione di nuove moschee in Veneto, finché non saranno chiariti tutti i problemi che ci sono in questo momento». Zaia ha anche annunciato che la prossima settimana avrà un incontro con gli imam moderati del Veneto.

«Alcuni di questi predicatori - ha fatto sapere Zaia - li ho già incontrati nei giorni scorsi e a loro ho detto chiaramente che i sermoni vanno fatti in italiano, per un motivo di trasparenza. Il presidente della Regione ha manifestato solidarietà con gli imam moderati che sono stati fatti oggetto di attacchi da parte dei fondamentalisti che», ha puntualizzato Zaia, «sono presenti anche in Veneto». Ritornando al tema delle moschee, Zaia ha osservato che i cittadini veneti non fanno nessun problema se nel loro territorio apre un tempio buddhista, «lo fanno, invece, davanti ad una richiesta di aprire una moschea, perché temono appunto il fondamentalismo e - secondo Zaia - il rapporto con questo fenomeno non è stato ancora chiarito».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia