Zaia ha riaperto il Punto nascita «Primi parti entro dieci giorni»
PORTOGRUARO. Riaperto il Punto nascita, ora si guarda al futuro con rinnovata fiducia. Entro dieci giorni nasceranno i primi bambini. Lo ha ricordato il primario ad interim Antonino Di Lazzaro. L’unità di ostetricia e ginecologia da ieri è al lavoro con un organico composto da 7 ginecologi, 13 ostetriche e 4 pediatri. Da metà giugno il numero dei ginecologi salirà a 8, mentre dal 29 giugno, si aggiungerà la guardia anestesiologica H24, con una dotazione di altri 4 medici. L’auspicio è quello di superare il traguardo dei 500 parti l’anno e magari, come vorrebbero il governatore Luca Zaia (presente ieri) e un po’ tutta la popolazione, toccare quota 700 parti come nel 2011 o quota 600 come nel 2009. Anche perché sia il governatore del Veneto, sia il direttore generale dell’Usl 4, Carlo Bramezza, hanno ricordato che occorre mettersi subito al lavoro, dopo il diktat del governo che vuole chiudere i centri al di sotto dei 500 parti all’anno.
Le dotazioni. L’unità operativa riapre con 10 posti letto di ostetricia e 10 culle. Vengono gestite le gravidanze fisiologiche maggiori o uguali a 37 settimane. Il primario Di Lazzaro ha ricordato che la struttura «è un gioiellino ed è dotata di camere efficientissime». Sono a disposizione 3 sale travaglio, una sala parto per parti operativi, un nido e una sala d’attesa. «Assicuriamo il massimo della sicurezza», ha aggiunto il primario.
Le cifre. «Sono stati fatti», ha ricordato Zaia, «sei concorsi, diciassette scorrimenti di graduatoria e novanta raccomandate a singoli specialisti per ingaggiarli. Alla fine, la squadra è stata ricomposta, ed è una grande squadra».
Il saluto di Bramezza. Prima della benedizione del vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini, il dg Bramezza ha ricordato che per riaprire il Punto nascita è stato fatto un grande lavoro di squadra. «Al bando le polemiche, oggi è un giorno di festa», ha sottolineato Bramezza, «abbiamo indetto 6 concorsi in questo periodo, a cui hanno partecipato 700 ostetriche. L’avevo promesso, oggi ci siamo. Il reparto riapre in condizioni di massima sicurezza. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la riapertura del reparto giorno e notte».
Se i comitati rimangono per ora alla finestra per verificare la gestione del centro, durissima è la critica che arriva dalla Fp Cgil Sanità. «La necessità di aprire velocemente questa struttura è una chiara scelta politica», dichiarano Daniele Giordano, segretario generale Fp Cgil e Marco Busato, segretario Fp Cgil Sanità, «lo dimostra la presenza di Zaia al taglio del nastro, che non tiene conto della sicurezza dei cittadini. La salute non può essere sottoposta alle correnti di partito e alle scelte di un direttore generale che non rispetta né le linee guida delle società scientifiche in tema di sicurezza del percorso nascita né tantomeno i lavoratori esponendoli a possibili rischi da lavoro».
Rosario Padovano
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