Zaia: «Conquistiamo Venezia, Mestre e Marghera»

Il presidente della Regione tira la volata a Brugnaro: «Questa volta possiamo vincere. La città finora era una enclave»
INIZIO SPOGLIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE VENEZIA. NELLA FOTO LUIGI BRUGNARO.
INIZIO SPOGLIO ELEZIONI AMMINISTRATIVE VENEZIA. NELLA FOTO LUIGI BRUGNARO.

VENEZIA. «Per la prima volta nella storia della città di Venezia c’è la possibilità di vincere. Fino a oggi abbiamo fatto finta di potercela fare, questa volta è diverso, grazie a Luigi Brugnaro». Luca Zaia, forte del risultato ottenuto alle ultime elezioni regionali - il governatore più votato d'Italia - tenta di lanciare la volata al candidato sindaco del centrodestra, l’imprenditore Luigi Brugnaro, che oggi, martedì 9, ha incontrato il governatore del Veneto dopo aver chiuso, nei giorni scorsi, le alleanze con la coalizione degli ex candidati a sindaco Francesca Zaccariotto, sostenuta da due civiche e da Fratelli d’Italia, e con Gian Angelo Bellati, il candidato della Lega Nord.

Martedì 9 all’hotel Garden Inn, con Brugnaro e Zaia, non si è però vista Zaccariotto - note le sue frizioni con il presidente veneto - anche se la sua coalizione era rappresentata dal grande tessitore, l’ex assessore provinciale Paolino D’Anna.
 «Sono qui a sostenere Brugnaro non perché sono obbligato ma perché ci credo. Io dico che è come la Panda: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. E poi è pop: perché arriva dal popolo, è con il popolo e lavora per il popolo». «Ormai non è più una questione di sinistra e destra», aggiunge Zaia invitando tutti ad andare a votare, «ma di leadership: c'è un presidente del Consiglio che parla anche agli elettori del centrodestra, e un presidente del Veneto che ha ricevuto consensi anche nel centrosinistra».
 L’abbraccio tra i due candidati è anche la premessa di una collaborazione tra Venezia e Veneto - «una città che fino ad ora ha vissuto come un’enclave», dice Zaia - su temi come l’immigrazione («no ai profughi», dice Zaia), la famiglia («no ai libri gender nelle scuole», dice Brugnaro) e la sicurezza («basta con gli ambulanti abusivi», rincara il patron della Reyer). E sulla viabilità della terraferma: «La Ztl è tutta da rifare perché sta distruggendo i piccoli negozi».
 

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