Zaccariotto sfida Forcolin in un dibattito pubblico

Elezioni a San Donà. L’ex sindaco: «Così facciamo chiarezza una volta per tutte» Il vicegovernatore: «Cerca visibilità, devono parlare i candidati sindaco»

SAN DONÀ. «Forcolin ti sfido in un dibattito pubblico dove se vorrai faremo chiarezza nella massima trasparenza». Francesca Zaccariotto esce allo scoperto in questa campagna elettorale di veleni e scontri aperti in cui si sta consumando anche l’acceso confronto tra lei e il vice governatore del Veneto. Due protagonisti assoluti che rischiano di rubare la scena ai candidati sindaci.

Nati entrambi nell’alveo leghista, si sono progressivamente allontanati quando la Zaccariotto ha fondato la sua lista civica ed è uscita dalla Lega portando con sé molti leghisti originari, per approdare ora in Forza Italia, nella direzione regionale e di fianco al deputato Brunetta in campagna elettorale. Il loro scontro ha determinato la spaccatura definitiva nel centrodestra e prodotto i due candidati sindaco antagonisti: Francesca Pilla, indipendente proposta e sostenuta da Forcolin e la Lega, Oliviero Leo, scelta finale appoggiata da Forza Italia e lZaccariotto. «Mi sembra di essere un’ossessione per Forcolin», dice Francesca Zaccariotto, oggi assessore a Venezia di fianco a Brugnaro, «visto che mi cita ovunque tirandomi sempre in ballo. E mi chiedo perché oltretutto sia solo lui a parlare ed esprimersi anche per la candidata Pilla. Io sono a capo di una lista civica che esiste da 10 anni, la lista Zaccariotto, e nella direzione regionale di Forza Italia. E parlo della mia città. Mi ha criticato per il manifesto elettorale che non ha il nome del candidato Leo, ma intanto era una foto della mia squadra prima che fosse scelto il candidato, e poi lo invito a osservare invece i manifesti di Francesca Pilla, dove compare lei, ma senza simboli di partito».

Forcolin riceve il guanto di sfida, ma non si scompone. «Non credo che si debbano lanciare sfide togliendo la parola ai candidati sindaci che sono in campo», replica, «in ogni caso sono pronto e comunque i cittadini sceglieranno come hanno fatto in Friuli con la Lega. Ho visto i suoi manifesti, con la Zaccariotto in primo piano e alcune facce nascoste e senza il nome di Leo. Perché non si è candidata una volta per tutte? Alla Zaccariotto imputo la responsabilità del mancato accordo per il centrodestra unito a San Donà. Il ruolo di regista all'interno di Forza Italia, e l’avversione del tutto personale su Francesca Pilla non è ormai un mistero per nessuno. Che la stessa Zaccariotto stia giocando una partita tutta sua non lo dico io, ma i fatti. È evidente che a lei interessa ottenere un risultato personale credibile per essere candidata alle Regionali del 2020 dopo essere stata bocciata un paio di mesi fa dal tentativo di scalata al Parlamento nella fila di Forza Italia».

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