Zaccariotto, odissea per abitare a Jesolo

Tre controlli dei vigili per verificare la residenza alla torre Merville. L’anagrafe boccia la domanda, ma il Prefetto la salva

di Giovanni Cagnassi

JESOLO

Blitz dei vigili in casa di Francesca Zaccariotto. Nel suo appartamento al grattacielo Merville in Pineta, la presidente della Provincia di Venezia e sindaco di San Donà, ha ricevuto visite dalla polizia locale per accertare l'effettiva residenza. E, come si è accorta a proprie spese la Zaccariotto prendere casa a Jesolo può diventare tutt’altro che una passeggiata.

Chi si attendeva facilitazioni dal sindaco Francesco Calzavara, esponente della Lega come la Zaccariotto, è stato smentito dai fatti. Tanto che per avere l'agognata residenza nella sua "prima casa" nel Comune turistico, la Zaccariotto ha dovuto affrontare una vera e propria odissea.

Tre le visite della polizia locale: tutte a sorpresa. Una di queste ha sbattuto la presidente e famiglia giù dal letto alle 7.30. Ma neppure questo è bastato. Dopo le tre visite stabilite dal Comune per accertare con polizia locale e anagrafe la effettiva residenza, la richiesta è stata però clamorosamente bocciata.

L'ufficio anagrafe, dunque, non ha ritenuto che le tre visite fossero sufficienti e ha bocciato la richiesta. La Zaccariotto, però, non ha certo mollato e ha presentato ricorso al Prefetto. Nei giorni scorsi l’attesa risposta: la Prefettura ha riconosciuto il suo diritto . E poco prima del Natale il dono più atteso è arrivato: il riconoscimento della residenza nella città balneare nella magnifica casa frontemare.

In merito alla sua residenza jesolana le malelingue si sono scatenate. I benefici della prima casa vengono accordati in ogni caso a chiunque. Ma nella città balneare, già da tempo i controlli sono severi, proprio per scongiurare il fatto che persone che arrivano da fuori vengano a Jesolo solo per sfruttare i benefici della prima casa. E per la Zaccariotto, è il caso di dirlo, non sono state fatte eccezioni. Qualcuno aveva adombrato anche il sospetto che la Zaccariotto, venendo ad abitare a Jesolo, Comune in cui lavora presso gli uffici dei servizi sociali, pensasse eventualmente di candidarsi a sindaco alle prossime elezioni amministrative. Già in passato la terra jesolaa era stata ostica per lei, in particolare quando aveva partecipato al concorso per diventare dirigente dei servizi sociali, cui aveva rinunciato per le polemiche sollevate sul suo incarico politico di prestigio in Provincia e quale sindaco di San Donà. Se avesse vinto il concorso al Comune di Jesolo sarebbe stata attaccata per presunti benefici legati ai suoi incarichi politici.

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