Zaccariotto: «Buon clima, io sono pronta»

Segnali di disgelo da Forza Italia, adesso si aspetta l’esito del confronto tra le anime della Lega. Nuovo vertice lunedì
Di Alberto Vitucci
(S.-D) Il governatore del Veneto Luca Zaia, il premier Matteo Renzi e la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto al termine della conferenza Digital Venice in streaming, all'Arsenale di Venezia, 08 luglio 2014. ANSA/ANDREA MEROLA
(S.-D) Il governatore del Veneto Luca Zaia, il premier Matteo Renzi e la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto al termine della conferenza Digital Venice in streaming, all'Arsenale di Venezia, 08 luglio 2014. ANSA/ANDREA MEROLA

«Io sono ottimista. Ho visto un bel clima tra gli alleati. Speriamo si chiariscano presto gli equilibri interni alla Lega. Ma io sono pronta». Francesca Zaccariotto incassa la “non ostilità” di Forza Italia e del centrodestra. E aspetta con fiducia l’evoluzione degli equilibri interni al suo (ex?) partito.

Il cronometro scorre veloce verso il termine ultimo per la presentazione delle liste (se si voterà come sembra il 10 maggio la scadenza è per il 26 marzo) e il quadro nel centrodestra non è ancora definito. La riunione di mercoledì non ha aggiunto molto a quanto già si sapeva. Sottoscritti i confini della coalizione (mancano soltanto l’Udc, il Nuovo centrodestra alleato con l’Udc, e l’Alleanza di centro di Pionati, che ha deciso di appoggiare il centrosinistra) si è firmato anche un programma comune. Ma resta il nodo del candidato.

Reazioni alla notizia dell’incontro segreto a Roma tra Renato Brunetta e Luigi Brugnaro: per ora il patron della Reyer non è in campo. Glielo avrebbero sconsigliato anche molte persone a lui vicine, per via dei tanti progetti in corso in cui è coinvolto il Comune (Misericordia, Pili, Poveglia, Reyer e altro).

Dunque per ora la figura più forte resta la Zaccariotto. «Spero che già lunedì, dopo la riunione della Lega si possa avere qualche notizia», dice.

Intanto lavora con la sua civica “Veneziadomani”, incontra esponenti della politica, lavora ai programmi. E soprattutto al tentativo di riunificare il centrodestra. Unica possibilità per contendere agli avversari la vittoria ed espugnare Ca’ Farsetti, dove da 23 anni governa il centrosinistra.

Si aspetta la Lega, dunque, forse stando ai sondaggi il primo partito della coalizione. «Le divisioni fra Tosi e Zaia sono sulle liste alle regionali, ma la Lega sui contenuti è unita», garantisce Giovanni Giusto, ex capogruppo in Comune. Lui vedrebbe più volentieri un “veneziano” candidato invece della sandonatese ex presidente della Provincia. Ma se dovesse arrivare l’indicazione unitaria potrebbe a sua volta convergere su Zaccariotto.

Così potrebbe fare anche Renato Boraso, con la sua civica “Impegno” che gode dell’appoggio dei Popolari di Bonalberti. E forse anche Mattia Malgara, partito con largo anticipo con la sua civica, adesso non molto ben visto dall’alleato su cui contava. «Serve il contributo di tutti ma non è un buon sistema per restare in campo quello di sparare addosso agli altri candidati», taglia corto il segretario comunale di Forza Italia Roberto Ferrara. Che prevede una scelta del candidato sindaco «ormai dopo le primarie del Pd». Il contrario di quanto auspica Zaccariotto. Ma forse, alla fine, prevarrà la pretattica.

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