Yacht in fiamme nella darsena coppia si sveglia e riesce a salvarsi

Momenti di paura l’altra notte al “Marina del Cavallino”. Un corto circuito ha causato l’incendio L’imbarcazione, un Princess di sedici metri, ha subito danni ingenti. Decisivo l’intervento dei pompieri
Di Francesco Macaluso

CAVALLINO. Momenti di panico l’altra notte per due coniugi bolzanini svegliati di soprassalto e messi in fuga dal fumo perché andava a fuoco il loro costoso yacht lungo 16 metri ormeggiato alla darsena “Marina del Cavallino” nei pressi del Faro Valle Dolce.

Le fiamme che via via divampavano hanno fatto percepire ai due l’odore acre del fumo poco dopo la mezzanotte tra martedì e mercoledì mentre i due coniugi, da anni clienti fissi della darsena, trascorrevano la notte a bordo della loro lussuosa imbarcazione modello Princess, uno yacht che, a seconda dell’anno di fabbricazione e delle dotazioni interne può avere un valore ingente, fino a 600 mila euro.

Ad avvistare quasi contemporaneamente il fumo che usciva dallo scafo, il guardiano notturno della darsena che ha chiamato i soccorsi, avvisando subito la direzione che, coordinando lo staff della Marina del Cavallino, ha disposto l’allontanamento immediato delle imbarcazioni ormeggiate vicino allo yacht, mettendole così al riparo dal divampare delle fiamme e predisponendo nei pressi dell’imbarcazione i carrellabili e i sistemi antincendio in supporto ai vigili del fuoco di Jesolo.

«Il nostro intervento», conferma la direttrice e proprietaria della darsena, Michela Caroli, «è consistito soprattutto nel segnalare tempestivamente il divampare del fuoco ai pompieri e nel mettere in salvo le altre imbarcazioni vicine e prima di tutto le abbiamo spostate anche per facilitare le operazioni dei vigili del fuoco che sono arrivati in pochissimo tempo».

Ad accorrere in pochissimi minuti anche i militari della capitaneria di porto a poche centinaia di metri dal luogo dell’incendio dove, in supporto ai vigili del fuoco di Jesolo sono giunte squadre da Mestre, arrivati con l’autobotte, e San Donà.

Le operazioni di spegnimento del fuoco e messa in sicurezza dello scafo sono andate avanti fino alle 3.30 della notte, proseguendo poi con i rilievi per accertare la causa scatenante del rogo, che pare sia stato originato da un corto circuito interno allo yacht ad uno degli impianti di condizionamento e deumidificazione.

Durante l’intervento i vigili del fuoco erano infatti riusciti a isolare l’origine del fuoco nella cucina da dove era partito per la presenza degli impianti salvando il ponte e l’esterno dello yacht mentre l’interno è andato irrimediabilmente distrutto.

La messa in sicurezza e i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incendio hanno impegnato il comando dei vigili fino a ieri mattina inoltrata.

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