Weekend da “bollino rosso” code e disagi in autostrada

PORTOGRUARO. Sarà un weekend da «bollino rosso» sull’A4 Venezia-Trieste, dov’è previsto già da oggi pomeriggio un deciso aumento del traffico dovuto ai vacanzieri. Non dovrebbe essere una situazione...

PORTOGRUARO. Sarà un weekend da «bollino rosso» sull’A4 Venezia-Trieste, dov’è previsto già da oggi pomeriggio un deciso aumento del traffico dovuto ai vacanzieri. Non dovrebbe essere una situazione critica, come già si annuncia per l’ultimo fine settimana di luglio, con il famigerato «bollino nero» sabato 30 luglio.

Ma, in ogni caso, per chi percorrerà in queste ore l’A4 il rischio code ci sarà. In particolare, per la giornata odierna Autovie prevede traffico sostenuto su tutta l’A4, mentre sulla A57 tangenziale di Mestre il traffico sarà intenso. Bollino decisamente rosso per domani, con flussi intensi sull’A57, sull’A4 in entrambi i sensi di marcia, nonché sull’A23 Palmanova-Tarvisio.

Più fluida la viabilità nella giornata di domenica, con traffico sostenuto in entrambe le direzioni di marcia in A4, solo in direzione Trieste in A57. Ad agevolare l’esodo dei vacanzieri ci sarà il prolungato stop ai camion. I mezzi pesanti superiori dovranno rispettare il divieto di transito dalle 8 del mattino alle 16 nella giornata di domani, mentre domenica non potranno circolare dalle 7 alle 22. Volumi elevati di transiti sono previsti anche per tutta la prossima settimana, con particolare attenzione al lunedì quando riprenderanno a circolare tutti i mezzi pesanti in ingresso dalla Slovenia. Intanto i consiglieri regionali del Pd, Francesca Zottis e Bruno Pigozzo, hanno presentato un’interrogazione per chiedere al governatore Zaia, se intenda sollecitare «una tempistica di breve periodo per l’avvio e la realizzazione del tratto della terza corsia dell’A4 tra San Donà e Portogruaro». «Dalle notizie a disposizione pare che la completa realizzazione della terza corsia nel suddetto tratto sia destinata a concretizzarsi dopo il 2013», spiegano, «se così fosse ci troveremmo di fronte al rinvio, per altri lunghi anni, della soluzione a un problema che necessità invece interventi urgenti». (g.mon.)

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