Vtp, nuovo corso e stesso presidente

Nominato ieri il consiglio di amministrazione del terminal passeggeri. I consiglieri sono passati da 9 a 5, tutti i nomi
Di Gianni Favarato

Un consiglio di amministrazione più snello, con i nuovi soci delle compagnie crocieristiche, 5 consiglieri al posto dei 9 precedenti e lo stesso presidente, l’avvocato Sandro Trevisanato che ha accettato di restare in carica per un altro anno su richiesta del presidente di Veneto Sviluppo spa, Massimo Tussardi, dopo il passo indietro fatto dall’armatore Giovanni Visentini che era il candidato dalla Regione Veneto .

Nomine a tempo. «La conferma per un altro anno di Sandro Trevisanato al vertice di Vtp spa non è una scelta di ripiego», ha voluto sottolineare ieri il presidente di Veneto Sviluppo, Tussardi. «Si tratta, piuttosto, di una scelta responsabile e temporanea in una fase di assestamento societario in attesa della nomina di un nuovo direttore generale che sarà indicato da Venezia Investimenti, che potrà comunque contare sulla grande competenza, dimostrata nei fatti dall’avvocato Travisanato che ha portato il terminal a grandi traguardi dimostrando che anche una gestione pubblica può far bene».

Tussardi smentisce chi sospetta che l’allungamento del mandato di Trevisanato fino all’anno prossimo prelude alla cessione di nuove azioni alla società delle compagnie di crociera che potrebbe conquistare la maggioranza di Vtp. «Non c’è nesso tra l’attuale nuovo consiglio di amministrazione e la possibile futura cessione di nuove quote di Apvs ai crocieristi», ha aggiunto. «Veneto Sviluppo continuerà a svolgere il suo ruolo di maggioranza in Apvs che le consente di controllare anche Vtp con una quota di azioni che di fatto risulta essere del 24 %, poco più alta di quella di altri soci come Save e Finpax».

Meno consiglieri. Il nuovo consiglio di amministrazione - riunitosi subito dopo l’assemblea dei soci per l’assegnazione delle deleghe - risulta, dunque, composto dal riconfermato presidente in progroga e protempore (un anno) Sandro Trevisanato in quota Veneto Sviluppo spa; Monica Scarpa in rappresentanza di Save spa (che detiene il 22,1% delle azioni di Vtp): Howard S. Frank e Mehmet Kutman per Venezia Investimenti srl (crocieristi) e Filippo Olivetti per Veneto Sviluppo. Il Consiglio di amministrazione rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 maggio 2017, anno in cui il socio di maggioranza, Veneto Sviluppo, dovrà decidere - sulla base di quanto deliberato due mesi fa - «a proprio insindacabile giudizio di cedere ai crocieristi di Venezia Investimenti una percentuale variabile fra il 3% e il 51% del capitale di Apvs che detiene la maggioranza (53%) di Vtp spa».

Il nuovo consiglio di amministrazione ha così preso atto del nuovo assetto societario seguito dalla messa in vendita delle azioni possedute dall’Autorità Portuale in Apvs, acquisite dalla società della Regione, Veneto Sviluppo spa e dalle compagnie crocieristiche (Costa Crociera, Msc, Royal Caribbean e la turca Global Liman) entrate in Vtp spa.

Crocieristi all’attacco. Con la loro entrata nel capitale azionario e nella governance di Vtp, le compagnie crocieristiche socie di Venezia Investimenti srl si sono assicurate il 48% delle azioni di Apvs che già, a quanto sembra assodato ma non formalizzato, avrebbe accordi con Finpax per rilevare l’85% delle azioni detenute da Finpax, conquistando così una quota azionaria, seppure per ora di minoranza, in Vtp, oltre che il 48% di Apvs acquisito con una base d’asta di 24 milioni di euro. Alle compagnie crocieristiche, che già sono presenti nell’home port di Venezia con la propria flotta, fa gola il terminal fondato nel 1997 che gestisce 10 terminal multifunzionali, un deposito per provviste di bordo, 6 parcheggi e 7 banchine nelle aree di Marittima, San Basilio e Riva dei Sette Martiri. Lo stesso Michael Thamm, amministratore delegato di Costa Crociere (brand del gruppo Carnival) nell’aprile scorso – a margine della presentazione della nave Koningsdam costruita alla Fincantieri di Porto Marghera – aveva detto: «Costa Crociere è presente a Venezia da molti anni e questo è già un segnale del suo interesse strategico per questa città unica al mondo. Ora, attraverso Venezia Investimenti che comprende altre compagnie crocieristiche anche nostre concorrenti, vogliamo dare un forte sostegno, anche in termini di investimenti, al terminal di Venezia».

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