Voucher a piccole e medie imprese per fare affari negli Emirati Arabi

Nella sede di Confindustria giornata dedicata ad export e investimenti con il sostegno del ministero  Il direttore dell’Area promozione e Investimenti di Dubai spiegherà tutte le opportunità esistenti 
La ricca, lussuosa e sempre in crescita capitale degli Emirati Arabi, Dubai, è una delle nuove frontiere del business mondiale. Confindustria Venezia Rovigo ha organizzato per oggi, nella sede al Parco Vega di Marghera, una giornata dedicata all’export e all’internazionalizzazione, proprio negli Emirati Arabi, per «approfondire le opportunità di business che può offrire un partner commerciale come Dubai».


Per Confindustria «si tratta di appuntamento per avvicinare le imprese veneziane e rodigine agli Emirati Arabi, allo scopo di favorire la creazione di nuovi canali commerciali e sviluppare iniziative per lo sviluppo del business».


A favorire il business delle imprese italiane negli Emirati Arabi è il rifinanziamento del «Piano di promozione straordinaria per il Made in Italy» del ministero dello Sviluppo Economico che ha stanziato 26 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese che intendono avvalersi di Temporary export manager (Tem) per «perseguire al meglio la loro strategia di internazionalizzazione». Oggi, dopo l’introduzione a cura di Fabrizio Trevisiol, vice presidente di Confindustria Venezia Rovigo, interverrà Ibrahim Hussain Ali Khan Ahli – direttore dell’Area promozione e Investimenti di Dubai Fdi – che descriverà le opportunità per le imprese italiane a Dubai. Dopo di lui parleranno Lorenzo Bagnoli (partner di Diacron Dubai) che racconterà le modalità e le opzioni di avvio di un’attività commerciale negli Emirati, mentre Pietro Borsetto (presidente del Middle East Group) che approfondirà le strategie commerciali e i servizi a sostengo delle imprese ed, infine, Paola Mainardi di Sive Formazione che illustrerà le opportunità del voucher, attraverso il quale le imprese italiane interessate potranno «usufruire di contributi a fondo perduto di diversa entità a seconda delle loro esigenze e beneficiare del supporto di un esperto che possa supportare la presenza all’estero o l’apertura verso nuovi mercati». A questo scopo sono stati messi a disposizione dal ministero «importi pari a 10 mila euro per ogni impresa che assumerà un Tem (temporary export manager) per sei mesi (con incarico pari a 13 mila euro complessivi) o 15 mila euro per ogni impresa che invece assumerà un Tem per un anno, con incarico a 25 mila euro. I settori di maggiore opportunità per le aziende italiane che vogliano ampliare o avviare un business negli Emirati, figurano le energie rinnovabili, visto che gli Emirati, malgrado la ricchezza di petrolio, vogliono produrre il 24% della propria energia da fonti “green”, rinnovabili e alternative entro il 2021, per arrivare al 30% entro il 2030. Atri settori di particolare interesse sono le costruzioni (mercato immobiliare e infrastrutture), il settore alimentare (cibi e bevande), la moda e i prodotti di lusso.


Gianni Favarato


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