Voto anticipato delle comunali. I candidati: «Meglio per la città»
Pellicani: «Bene, prima si vota e meglio è». Casson è d’accordo: «Venezia non può restare senza un governo». Molina: «La legge regionale non lo consente». Zuin: «Per noi non cambia, siamo pronti»
I candidati alle primarie del Pd: da sinistra, Jacopo Molina, Nicola Pellicani e Felice Casson
VENEZIA. Election day il 10 maggio. Lo ha detto il premier Renzi alla riunione dei parlamentari Pd al Nazareno. Un leggero anticipo dunque su quelle che erano le date probabili, 17 o 24 maggio. Il 10, subito dopo i ponti di 25 aprile e primo maggio. Notizia ancora ufficiosa, perché per fissare davvero la giornata delle urne, in cui si andrà a votare per la Regione e per il sindaco di Venezia, ci vorrà un decreto del ministero dell’Interno. Ma le anticipazioni fornite da Renzi hanno una certa autorevolezza.
«Meglio, prima si vota meglio è», commenta Nicola Pellicani, candidato alle primarie del centrosinistra, «io avrei preferito votare prima di Natale, m i nostri parlamentari non hanno saputo sostenere le ragioni della città». Pellicani dice di essere pronto: «Prima arriva un nuovo sindaco e meglio è per Venezia». E attacca i parlamentari veneziani: «Con questa rappresentanza parlamentare Venezia è isolata da Roma».
«Non cambia niente, anzi meglio. Prima si vota meglio è», commenta a caldo il candidato senatore del Pd Felice Casson, «questa città non può restare ancora così senza un governo democraticamente eletto. Del resto io avevo chiesto di votare già a novembre».
«Non cambia niente, io sono pronto», dice Jacopo Molina. Che però da bravo avvocato avanza un dubbio normativo. «Come si fa a votare il 10 maggio quando la legge regionale 5 del 2012 all’articolo 11 fissa come date per le elezioni regionali il mese che va dal 15 maggio al 15 giugno? Mi pare ci sia un po’ di confusione in giro. Comunque aspettiamo i decreti».
Michele Zuin (Forza Italia) allarga le braccia. «A questo punto non fa alcuna differenza. Certo adesso dobbiamo un po’ accelerare. Noi da parte nostra mercoledì potremmo decidere coalizione e liste». In tanti hanno appreso la possibilità di anticiare il giorno del voto con soddisfazione. Da otto mesi la città è governata da un commissario prefettizio. Due settimane di anticipo potranno forse consentire già alla nuova amministrazione l’approvazione del bilancio 2015, anche questo messo a rischio dallo sforamento del Patto di Stabilità 2014 e dai 52 milioni di «buco» rimasti. Intanto tutti scaldano i motori. Francesca Zaccariotto presenta oggi a Mestre la propria lista. Mattia Malgara e Renato Boraso restano in campo con le loro civiche. Luigi Brugnaro presidente della Reyer non sembra intenzionato a cambiare idea e a scendere nell’agone. I grillini - anche loro come la Lega - sembrano divisi, Ncd aspetta. Ma l’anticipo al 10 maggio - se sarà confermato - obbliga tutti a correre
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