Vongolari in rivolta Assediata la caserma delle Fiamme gialle

CHIOGGIA. «Non sono riusciti a prenderli, e allora gli hanno rotto i motori per dispetto». Era questa la voce che circolava ieri mattina sulle rive di Chioggia e che, a una certa ora del pomeriggio,...
mph09c Elisabetta Donaggio 22/9/2006 Chioggia: Roberto Pellegrini - protesta parcheggio, spiaggia sporca e Roberto Pellegrini
mph09c Elisabetta Donaggio 22/9/2006 Chioggia: Roberto Pellegrini - protesta parcheggio, spiaggia sporca e Roberto Pellegrini

CHIOGGIA. «Non sono riusciti a prenderli, e allora gli hanno rotto i motori per dispetto». Era questa la voce che circolava ieri mattina sulle rive di Chioggia e che, a una certa ora del pomeriggio, ha determinato una sorta di “assedio” alla caserma delle Fiamme gialle: una cinquantina di caparozzolanti si sono diretti verso il comando, con aria torva e hanno chiesto di essere ricevuti, per protestare contro un presunto sopruso.

Una vicenda alla “guardie e ladri”, tutta da verificare nei particolari, che vedeva protagonisti, appunto, i caparozzolanti, da una parte, e la Guardia di finanza, dall’altra.

Tutto sarebbe avvenuto l’altra notte quando la solita flottiglia di barchini abusivi era all’opera dalle parti di Venezia, per raccogliere molluschi che non si potrebbero raccogliere. A un certo punto è arrivata la vedetta della guardia di finanza, presumibilmente del reparto navale di Venezia, e c’è stato il classico fuggi fuggi. Una decina di barchini che filavano a gran velocità in tutte le direzioni e i finanzieri che dovevano decidere chi seguire. Ne hanno seguito uno che, tra una manovra e l’altra, è riuscito a distanziare gli inseguitori e si è infilato nel canale della Fossetta. Quando sono arrivati i finanzieri il barchino era ormeggiato, confuso con tutte le altre barche e degli abusivi non c’era traccia. A questo punto, secondo le voci di riva, i finanzieri avrebbero controllato i barchini con due motori (quelli che servono a “navigare” più velocemente) ormeggiati in zona e ne avrebbero trovato uno con i motori ancora caldi. E su questi motori si sarebbero accaniti, danneggiandoli, per il dispetto di non essere riusciti a prendere gli abusivi. Il danno l’avrebbe poi scoperto il proprietario del barchino, ieri mattina.

Ovviamente è tutto da dimostrare che i “colpevoli” siano proprio quelli indicati dai caparozzolanti. Si sono comunque radunati, in diverse decine, davanti alla caserma di San Domenico per manifestare la loro rabbia. Una delegazione è stata ricevuta ed è stato detto che, se lo ritengono, possono sporgere denuncia. Poco dopo anche quelli che continuavano a sostare all’esterno sono stati allontanati: «Se rimanete rischiate una denuncia per manifestazione non autorizzata».

Diego Degan

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