Volontario per rimediare alla bravata
CHIRIGNAGO. Hai fatto una mascalzonata? Niente problemi, puoi rimediare contribuendo al funzionamento della struttura che hai preso di mira. Insomma: dopo la tirata di orecchie il 15enne adesso si darà al volontariato. E' questo il progetto che andrà in porto in via Montessori, laterale di via Miranese che ospita un centro sportivo frequentato da molti giovani.
Qualche settimana fa il complesso era stato oggetto di un raid particolare, con alcuni giovanissimi che erano penetrati all'interno prendendo di mira merendine e altro, salvo poi essere pizzicati sul fatto dal pronto intervento dei Carabinieri della stazione di Spinea.
Un brutto episodio che aveva visto protagonisti un gruppo di giovanissimi, una ragazzata che ora però può dare il via a un percorso virtuoso. Nei giorni scorsi, infatti, il padre di uno dei ragazzi coinvolti ha chiesto e ottenuto un incontro al presidente di Chirignago-Zelarino, Maurizio Enzo: si è presentato con il figlio, che nell'occasione si è scusato per quanto combinato.
Un gesto che è piaciuto a Enzo e che ha fatto nascere una nuova idea.
«Al ragazzo ho fatto presente che il centro di via Montessori è suo e di tutti i giovani come lui – spiega Enzo – ma se da una parte ho evidenziato che quanto è successo è sbagliato, dall'altra ho apprezzato il fatto che questo ragazzo abbia avuto il coraggio di prendersi le proprie responsabilità. Da qui è nata un'idea, con la promessa che il giovane, al di fuori dell'orario scolastico e dopo avere finito i compiti per casa, darà una mano a tenere in ordine il centro sportivo di via Montessori, dando così una mano al gruppo di associazioni a cui la struttura sarà affidata. Gli ho anche detto di estendere l'invito a tutti gli altri ragazzi protagonisti della spedizione di qualche tempo fa». Detto che il fatto successo tempo fa in via Montessori è comunque contro le regole, va aggiunto però che questo progetto è una rivincita del buon senso.
Da una parte c'è un giusto contrappasso per chi ha preso di mira una struttura di tutti, dall'altra c'è la volontà di fare capire ai giovani che centri come il Montessori sono un patrimonio di tutti a patto che tutti rispettino le regole.
Un po' come succede in certe scuole, dove al posto di note e sospensioni gli alunni indisciplinati vengono sanzionati con lavori socialmente utili.
Maurizio Toso
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