Volontari al lavoro: raccolte 14 tonnellate di rifiuti in laguna

Centinaia di "cavanisti" con le loro barche hanno partecipato all’iniziativa. Il presidente Marchiori: «Trovato di tutto, anche biciclette»
MIRA. Oltre 14 tonnellate di rifiuti raccolti ieri nell’area della laguna sud, da oltre un centinaio di imbarcazioni di cacciatori e cavanisti. Rifiuti che hanno riempito ben tre container e cassonetti messi a disposizione da Veritas. L’occasione è stata la settima edizione della “Giornata per la Laguna” a cui ha dato il proprio patrocinio anche il Comune di Mira. I volontari hanno lavorato ininterrottamente dalla mattina al tardo pomeriggio.
«È stata», spiega il presidente dei cavanisti Gianni Marchiori, «una faticosa iniziativa di raccolta di rifiuti abbandonati nella gronda lagunare. Una iniziativa che abbiamo organizzato nell’ambito di Ecud 2016, cioè la giornata europea del recupero dei rifiuti abbandonati, a cui la nostra associazione assieme alle altre, ha partecipato in forma attiva e con tanto entusiasmo. Abbiamo messo a disposizione poco meno di un centinaio di imbarcazioni che hanno scandagliato la laguna mirese a Giare e Dogaletto». E i risultati non si sono fatti attendere in termini di brutte sorprese.
«Abbiamo trovato di tutto all’interno dell’area lagunare che abbiamo controllato», spiega Marchiori, «C’erano dalle gomme d’auto ai frigoriferi, alle biciclette ai semplici sacchetti di immondizia gettati da chissà chi. In laguna finisce anche tanta plastica e qualcuno ha pensato di sversare anche rifiuti edili. Insomma un immondezzaio inaccettabile considerando che la laguna è un ambiente naturale unico da preservare. Molto del materiale comunque è anche il risultato del reflusso delle maree e dello scarico dei canali all’interno delle barene». A dare una mano ai cavanisti come ogni anno ci sono stati anche tanti iscritti delle associazioni dei cacciatori. Anche il Comune di Mira con l’assessore Maria Grazia Sanginiti ha partecipato all’eventoe si è congratulato con i volontari per il grande lavorio svolto.
«Resta però l’amaro in bocca per la tassa che il Comune ci ha appioppato negli anni scorsi», ricorda Marchiori, «La tassa sui rifiuti che è stata messa per la prima volta sulle cavane. Speriamo che l’ente locale cambi idea Noi non produciamo alcun rifiuto, come è chiaro, tutt’al più ci adoperiamo per la pulizia della laguna». Alessandro Abbadir ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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