Volo di sette metri studente indenne
JESOLO. “Balconing” ancora sotto accusa, rischia grosso un turista sedicenne belga, miracolosamente illeso dopo una caduta nel vuoto dal secondo piano all’hotel Christina di via Olanda. Era alloggiato con la sua scolaresca nel noto hotel del lido. Venerdì notte ha scavalcato un balcone per dirigersi a quanto sembra nella stanza di alcune compagne di classe. È scivolato, quindi caduto da circa sette metri, ma è piombato sulla pensilina dell’hotel che ha miracolosamente attutito il colpo. A parte la paura dei gestori dell’hotel che hanno sentito il colpo e le grida dei compagni, non si è fatto quasi nulla. Sul posto 118 e commissariato di Jesolo. Per precauzione è stato trasportato in autolettiga all'ospedale di Portogruaro, accompagnato da un docente, e sottoposto a una Tac. Non ha subito ferite o lesioni gravi ed è rimasto sotto osservazione mentre la classe è tornata a casa.
Il titolare dell’albergo, Igor Menazza, è stato subito informato: «Si tratta di bravate che possono costare care», commenta, «fortunatamente è andata per il meglio, il ragazzo sta bene e tornerà a casa sulle sue gambe e questo è quello che ci preme di più».
Informato anche il presidente dell’Aja, Massimiliano Schiavon che ha voluto sapere le condizioni del ragazzo e la dinamica di quanto accaduto. Il “balconing” come viene chiamato con una denominazione anglosassone, consiste nel salto da un balcone all’altro a opera di studenti che si sfidano o cercano di raggiungere altre stanze attraverso la via più breve, ma alquanto pericolosa. Una variante terribile è addirittura quella del tuffo nelle piscine dai balconi affacciati. Ha mietuto decine di vittime in tutto il mondo, mentre molti altri studenti hanno subito ferite gravi e lesioni permanenti. In molti hotel, proprie per dissuaderli, e questo avviene anche a Jesolo, viene messo del personale appositamente a controllare gli studenti nelle loro notti brave, magari condite da alcol e sostanze. (g.ca.)
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