Volantinaggio all’Outlet di Noventa contro i licenziamenti

A rischio venti posti di lavoro dell’azienda “Lagarde’Re”  che gestisce la ristorazione interna. I sindacati: «Bisogna evitare i licenziamenti»

NOVENTA. Una giornata di sciopero e un presidio, con volantinaggio, al Noventa Designer Outlet. È l’iniziativa di sensibilizzazione che sarà attuata oggi dalle lavoratrici e dai lavoratori, in tutto 20 persone, che rischiano di perdere il posto di lavoro, a seguito della prevista chiusura dei locali di ristorazione e bar che l’azienda Lagarde’Re (legata al Gruppo Airest e Save) gestisce all’interno dell’outlet di Noventa. A scendere in strada con i lavoratori ci sarà anche la Filcams Cgil.

«A fronte dell’apertura da parte di Lagarde’Re della procedura di licenziamento collettivo», spiega Monica Zambon della Filcams Cgil metropolitana, «non avendo ancora ricevuto risposte sufficienti a garantire la stabilità occupazionale del personale coinvolto, si è deciso in assemblea di arrivare a una giornata di sciopero, per evitare che le lavoratrici vengano licenziate».

I sindacati hanno già avuto un incontro con la Lagarde’Re, da cui però non hanno ottenuto le risposte che speravano. «Assieme ai lavoratori, quasi tutti residenti a Noventa e per il 90% donne», prosegue Zambon, «chiediamo che l’azienda Lagarde’Re, in quanto estremamente presente sul territorio, metta a disposizione di queste lavoratrici possibilità occupazionali che di certo non mancano, incluse le realtà aeroportuali che rappresenterebbero un’incredibile valvola di sfogo per evitare il dissesto delle venti famiglie coinvolte».

I sindacati chiedono all’azienda di non precludere alle lavoratrici (personale qualificato) la possibilità di spostarsi nei punti di ristoro aeroportuali. Altrimenti, il rischio è di non riuscire a ricollocare neppure la metà dei dipendenti. Per il reimpiego di lavoratrici e lavoratori, però, l’azienda avrebbe proposto solo i presìdi attivi negli autogrill, quali Arino, dove rischiano di doversi ridurre il contratto, senza contare le difficoltà logistiche per raggiungerli. Lo sciopero, fanno sapere dalla Filcams Cgil, ha un intento soprattutto informativo, per consentire ai lavoratori di esprimere le loro difficoltà e sensibilizzare i vari soggetti, il cui intervento può aiutare a risolvere la situazione.

Tramite il sindaco Claudio Marian, di cui hanno evidenziato la disponibilità, i sindacati hanno avuto un primo contatto, ma solo telefonico, con la dirigenza dell’outlet. A cui chiedono di interagire, per un possibile ricollocamento di alcuni lavoratori, con i marchi che prenderanno il posto nei negozi in via di chiusura.

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